Sono ormai distanti le posizioni dentro il sindacato sulla vertenza Lukoil. Da una parte la Uil Sicilia, che ha deciso di sfilarsi dallo sciopero del 18 novembre, per via della contemporaneità del vertice al Mise tra Governo, parti sociali e manager Lukoil, dall’altra Cgil e Cisl.

Assemblea indetta da Uil per giovedì

La Uil, che ha assicurato un presidio davanti alla sede del ministero, ha deciso di indire un’assemblea con i lavoratori del Petrolchimico di Siracusa che si terrà giovedì 17 novembre nel piazzale antistante l’ex mensa Versalis, nel cuore della zona industriale. “La riunione è stata convocata per discutere della giornata di mobilitazione decisa per venerdì 18, quando la Uil sarà presente con un presidio dinanzi alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma dov’è stata convocata dal ministro Adolfo Urso una riunione sul futuro di Lukoil, dell’area industriale siracusana e dell’intero sistema socio-economico isolano” fanno sapere dal sindacato. All’assemblea prenderanno parte i vertici della Uil, tra cui la segretaria generale della Uil siciliana Luisella Lionti ed il segretario nazionale della Uiltec, Andrea Bottaro.

Domani Cgil e Cisl spiegano ragioni della protesta

Domani, invece, nella sede della Cgil Siracusa, i segretari generali di Cgil e Cisl Siracusa, Roberto Alosi e Vera Carasi, presenteranno i dettagli della mobilitazione del 18 novembre: ci sarà una marcia che si concluderà in piazza Archimede, davanti alla sede della Prefettura di Siracusa.

Italia Viva aderisce allo sciopero

“Italia Viva aderisce alla mobilitazione indetta dai sindacati per il 18 novembre 2022 che vede la partecipazione di sigle sindacali, dei lavoratori dell’area industriale nonché delle associazioni datoriali”. Lo afferma la coordinatrice di Italia Viva Siracusa, Alessandra Furnari che spiega le ragioni di questa decisione.

“Riteniamo sia fondamentale mantenere alta l’attenzione – dice Furnari – su quanto sta accadendo nel nostro territorio, consapevoli dei rischi che corre l’economia della nostra provincia, e riteniamo altresì di dover offrire il nostro supporto ai lavoratori ed alle loro famiglie, costrette da troppi mesi a convivere con la sensazione di precarietà e di incertezza. Siamo certi che il Governo metterà in campo tutte le azioni possibili per la tutela occupazionale, ma speriamo che la vicenda sia trattata con la consapevolezza che la situazione di crisi riguarda sì le sorti della Lukoil e del suo indotto, ma anche quelle del I.A.S., la cui chiusura potrebbe avere conseguenze ben più gravi.”

Adesione del Pd

Anche il Pd siracusano, con in testa il senatore Antonio Nicita e il deputato regionale Tiziano Spada, aderisce alla mobilitazione generale del 18 novembre, indetta dai sindacati, a difesa del petrolchimico siracusano.

Il presidente provinciale del Pd di Siracusa, Paolo Amenta, spiega: “Come partito non potevamo non partecipare a questo appuntamento con l’obiettivo di salvaguardare un settore strategico dell’economia siracusana”.

Aggiunge il senatore Antonio Nicita: “Quella in corso rappresenta una settimana importante per il polo industriale siracusano e mai come in questo momento risulta importante mantenere alta l’attenzione su quanto sta accedendo e sui possibili sviluppi”.
Conclude il parlamentare regionale Tiziano Spada: “Venerdì parteciperò alla mobilitazione, certo che la vicenda della zona industriale siracusana debba divenire priorità per il governo regionale con il prezioso obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali.

Articoli correlati