I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa, su disposizione della Corte d’Appello di Catania, hanno dato esecuzione alla confisca di beni riconducibili a Giuseppe Gentile, 70 anni, indicato dai magistrati della Dda di Catania come ex reggente del clan Nardo di Lentini.

Beni per 2 milioni di euro

Confiscati beni immobili e conti correnti per un valore di oltre due milioni di euro ritenuti provento di attività illecite poste in essere nel tempo, in nome e per conto del gruppo mafioso.

Le indagini

Il provvedimento di confisca giunge al termine dei tre gradi di giudizio di una complessa indagine patrimoniale svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo all’indomani delle operazioni denominate “Morsa” e “Morsa 2”, che, tra il 2005 ed il 2009, fecero luce sulle innumerevoli attività illecite del clan “Nardo” deferendo all’Autorità Giudiziaria ben 39 soggetti per gravi violazioni di legge che andavano dall’associazione mafiosa alle estorsioni fino al
traffico di armi e stupefacenti.

Il patrimonio

Oltre il denaro disponibile su tre distinti conti correnti bancari, circa 65.000 euro, da oggi l’Agenzia per i beni confiscati alla mafia gestirà 4 unità immobiliari di pregio e due grandi autorimesse che compongono il patrimonio immobiliare oggetto della confisca.

Il sequestro nel 2011

Nel 2011, i carabinieri sequestrarono i beni dell’ex reggente del clan Nardo: nell’ordine, un capannone industriale adibito ad attività produttiva nel  comune di Carlentini; un immobile costituito da 3 appartamenti e 3 garage nel comune di Lentini;  2 ditte, tra cui una di trasporti, entrambe e Lentini;  un appezzamento di terreno  in contrada “Sabuci” comune di Carlentini; un appezzamento di terreno, con annesso fabbricato rurale,  n contrada “Sabuci” nel comune di Carlentini; un  altro appezzamento di terreno, con insistenti dei fabbricati rurali, in contrada “Casa Ottavia” nel comune di Carlentini; 9 autovetture; 38 mezzi pesanti, suddivisi tra trattori stradali e rimorchi isotermici. Tutto per un complessivo valore orientativo di oltre 19 milioni di euro.

[brid autoplay=”true” video=”954182″ player=”26938″ title=”Mafia%2C%20sequestro%20beni%20clan%20di%20Lentini” duration=”24″ description=”” uploaddate=”2022-02-11″ thumbnailurl=”https://cdn.brid.tv/live/partners/11543/thumb/954182_t_1644567043.png” contentUrl=”//cdn.brid.tv/live/partners/11543/sd/954182.mp4″

“Aggrediti i beni della mafia”

“La lotta alla mafia passa dunque anche attraverso l’”aggressione “ai beni dei mafiosi. Oltre a dare un volto agli appartenenti ai diversi clan – dice il comandante dei carabinieri di Siracusa, Gabriele Barecchia – e attribuire loro l’esatto ruolo in seno all’organizzazione mafiosa, compito dell’Arma è infatti anche quello di individuare i patrimoni illecitamente accumulati che vengono sistematicamente sequestrati e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria affinché valuti, come nel caso odierno, l’eventuale confisca e quindi l’immissione a patrimonio dello Stato per poi destinarli a interessi di pubblica utilità, quali ad esempio la costituzione di caserme dei Carabinieri”