• Marito e padre padrone allontanato dalla casa familiare
  • Picchiava la moglie e le due figlie
  • Il provvedimento emesso dal Tribunale ed eseguito dalla polizia

Era diventato l’incubo della moglie e delle due figlie un uomo di 45 anni, siracusano, che è stato allontanato dalla casa di famiglia dalla polizia.

Gli agenti della Squadra mobile di Siracusa hanno eseguito un provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa per via delle violenze dell’uomo nei confronti delle vittime, ormai terrorizzate dal comportamento del familiare.

Le indagini

Le indagini sono state avviate dopo alcuni episodi che hanno avuto inizio a partire dal dicembre dello scorso anno per protrarsi fino a giugno. “Il quarantacinquenne è accusato di aver maltrattato con violenze fisiche e morali la moglie e le due figlie ancora minorenni all’epoca dei fatti” fanno sapere dal palazzo della Questura di Siracusa.

La paura delle vittime

Le vittime ormai erano entrate in un vero tunnel di paura, speravano in un suo ravvedimento ma con il passare dei mesi la situazione sarebbe peggiorata. Tutte le volte che le figlie vedevano il padre a casa il timore di essere picchiate cresceva a dismisura, per cui la madre, dopo averne parlato in famiglia, avrebbe deciso di raccontare tutto alle forze dell’ordine.

Un altro caso nel Siracusano

I carabinieri di Priolo Gargallo, tre mesi fa, hanno tratto in arresto un 44enne, disoccupato, con precedenti penali, condannato in via definitiva ad un anno ed 11 mesi di reclusione.

Botte ai familiari

L’uomo, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale  di sorveglianza del Distretto della Corte di Appello di Catania, è accusato di maltrattamenti contro i familiari, lesioni personali e minacce che, dalle informazioni fornite dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa, ha commesso a Siracusa, nel periodo compreso tra il 2012 ed il 2018.  Le vittime, stando alle ricostruzione delle forze dell’ordine, sarebbero stati la moglie ed i figli.  L’uomo, come disposto dall’autorità giudiziaria, è stato condotto nella sua abitazione, ai domiciliari, dove sconterà la sua pena.