• L’associazione Meter inaugura un nuovo servizio di supporto psicologico per bambini, adolescenti e famiglie
  • Verrà garantito da una equipe multidisciplinare nella quale operano anche psicologi e psichiatri
  • L’intervista alla responsabile del servizio, la dottoressa Arianna Consiglio
  • Le informazioni per accedere al servizio

Tendere la mano, riconoscere le difficoltà di bambini ed adolescenti, individuare i ‘campanelli di allarme’ per agire con azioni mirate ed efficaci. L’associazione siciliana Meter, fondata nel 1989 dal sacerdote Fortunato Di Noto, e che ha sede ad Avola, ha dato vita ad un nuovo servizio gratuito di supporto psicologico per bambini, ragazzi e famiglie. Meter, conosciuta a livello internazionale, dal 1989 si batte contro la pedofilia, lo sfruttamento e per i diritti dei bambini. L’associazione opera in collaborazione con le polizie postali di tutto il mondo, segnalando i ‘predatori’ di bambini ed adolescenti che, purtroppo, si sono diffusi a macchia d’olio sul web, specie negli ultimi anni.
Il servizio di supporto psicologico, che ha preso il via alla fine di settembre, è gratuito.
Per capire meglio di cosa si tratta ne abbiamo parlato con la dottoressa Arianna Consiglio, psicologa responsabile del servizio e coordinatrice delle attività del centro.
Una nuova sfida dunque per Meter, alla quale siamo certi che i volontari ed i professionisti dell’associazione sapranno rispondere con la dedizione, l’energia e la determinazione che li contraddistinguono.

I disturbi psicologici dell’età evolutiva

Dottoressa Consiglio, quali sono i disturbi psicologici dell’età evolutiva che si manifestano con maggiore frequenza?

“Vari sono i disturbi psicologici dell’età evolutiva, basandoci sui nostri dati, a richiedere un supporto psicologico sono prevalentemente bambini e adolescenti con disturbi d’ansia, disturbi depressivi, disturbi del comportamento, disturbi alimentari e disturbi borderline.
Ma non sempre giungono al Centro con disturbi mentali diagnosticati.
Spesso gli adolescenti presentano pensieri suicidari, atti di autolesionismo (cutting), tendenza all’isolamento, difficoltà di socializzazione, dispercezione corporea, mentre i bambini si ritrovano sprovvisti di strumenti per la gestione delle loro emozioni provocati da eventi traumatici (lutto, trasferimento, perdita del lavoro del loro genitore) o a causa di vissuti familiari (separazione/divorzio), ma anche malesseri tradotti in disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e disturbi psicosomatici.
Inoltre, il Covid-19 ha inciso significativamente sulla salute mentale, in quanto ha rivoluzionato le abitudini di vita dei minori. A tal proposito le ricerche scientifiche (attualmente in corso) stanno dimostrando (basti citare qualche fonte WeForum, 2020, Bauer S. 2020) che alti livelli di stress e l’isolamento possono influenzare lo sviluppo psicofisico del bambino e dell’adolescente. Questo non vuole dire che la pandemia è la sola causa, magari il fattore scatenante, ma è sicuramente un dato che occorre comunque prendere in considerazione al fine di erogare un intervento precoce in grado di ridurre le conseguenze dell’esperienza traumatica vissuta, altrimenti definita come Adverse Child Experience”.

Psicologi e psicoterapeuti ma non solo

Il servizio sarà garantito da una equipe multidisciplinare. Quali e quante figure professionali vi saranno impegnate?

“L’equipe del Centro comprende psicologi e psicoterapeuti al fine di garantire un sostegno psicologico e psicoterapico ai bambini, agli adolescenti e ai genitori per garantire loro il trattamento delle problematiche evolutive, ma soprattutto la prevenzione dell’insorgenza di tali difficoltà. L’equipe inoltre si avvale di una rete di collaborazione con i pediatri, psichiatri e neuropsichiatri, nutrizionisti, in quanto l’approccio terapeutico multidisciplinare consente di fornire una risposta alla multifattorialità dei disturbi mentali”.

Il sostegno alla genitorialità

Importante anche il sostegno alle famiglie di bambini ed adolescenti che spesso si trovano a dover fronteggiare difficoltà. Con quale approccio vi rivolgete ai genitori e cosa vuol dire sostegno alla genitorialità?

“E’ un accompagnamento che mira a migliorare l’interazione genitore-figlio, riducendo i livelli di ansia e di stress nella gestione dei figli, laddove si presentano bisogni, fragilità. Parliamo di genitori chiamati a sostenere il passaggio dei loro figli alla preadolescenza o all’adolescenza o ad affrontare i loro vissuti emotivi generati da situazioni di criticità (separazioni e lutti). Dunque il sostegno psicologico sostiene il ruolo educativo del genitore che implica vari adattamenti nel corso della sua vita, facilitando la comunicazione tra i membri della famiglia e migliorando la qualità della loro relazione.
Il sostegno psicologico si rivela uno strumento fondamentale per l’analisi e la consapevolezza dello stato emotivo presente nel contesto famiglia e per favorire una corretta percezione del figlio e delle sue esigenze.
Si prevede anche la formazione dei genitori, come prevenzione, sulle competenze educative più funzionali per affrontare le problematiche osservabili all’interno delle famiglie”.

Tutte le fasce di età

C’è un’età minima o massima per accedere al servizio? Specifichiamo a chi è rivolto

“Il servizio è rivolto a tutti i bambini, ai ragazzi e ai genitori, pertanto ricopre tutte le fasce di età. Non si accede per diagnosi di un disturbo mentale, ma le persone in situazioni di bisogno possono richiedere un sostegno psicologico, un accompagnamento”.

Il muro del silenzio e della vergogna

Don Fortunato Di Noto, ha recentemente dichiarato che “sono i muri che ci devono appassionare, per abbatterli”. Quali sono “i muri” con i quali uno psicologo o psicoterapeuta dell’età evolutiva deve confrontarsi? Qualche esempio?

“Il muro da abbattere è il muro del silenzio e della vergogna, lo stigma che si erge sulla salute mentale.
Occorre promuovere la salute mentale, in quanto anch’essa salute fisica del bambino e dell’adolescente, attraverso la conoscenza e la comprensione del disagio in età evolutiva, ma soprattutto mediante l’ascolto dei vissuti di quei bambini e di quei ragazzi che si trovano al di là del muro.
La stigmatizzazione non consente di chiedere aiuto, di accedere al supporto necessario e di essere accompagnati e sostenuti psicologicamente. Il pregiudizio, lo stigma sono sostenuti dalla paura che di conseguenza spinge alla negazione del malessere, in quanto percepito indicatore di fragilità e debolezza. Le famiglie si ritrovano a sostenere il peso del malessere reso ancor più gravoso dai sensi di colpa, dalla vergogna e dell’isolamento.
Pregiudizio e stigma condizionano la qualità della vita delle persone che vivono il disturbo mentale e dei loro familiari.
Il Centro nasce proprio in prossimità della Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre). Il tema scelto quest’anno “Salute mentale in un mondo ineguale” indica la persistente disparità di trattamento e di qualità di assistenza fornita tra chi soffre di malattie mentali e chi di altre patologie, questa disparità avviene per vari motivi, tra i quali, situazioni economiche, sociali e culturali.
Dunque il Centro rappresenta un atto di sensibilizzazione ed un punto di riferimento alla tematica, ma soprattutto, attraverso il servizio gratuito, una risposta concreta alla domanda di aiuto per abbattere le differenze sociali”.

Guardare il mondo attraverso gli occhi dell’infanzia

Dal 1989 l’associazione Meter è impegnata contro la pedofilia, lo sfruttamento e per i diritti dei bambini. Ma come si fa a proteggere realmente i bambini e gli adolescenti?

“Don Fortunato Di Noto spesso parla dei “bambini orfani con genitori vivi”, bambini con genitori che si preoccupano del benessere materiale, ma che sottovalutano il benessere emotivo del figlio, il fondamentale bisogno di essere abbracciato o di tempo da trascorrere insieme. Spesso non si riesce a percepire i loro veri bisogni, le richieste di aiuto che mandano i loro figli. Con ciò non si vuol colpevolizzare i genitori, ma si vuol semplicemente dire di migliorare la qualità di tempo che trascorrono insieme ai figli, di ascoltare empaticamente ciò che hanno da raccontare, di guardare insieme il mondo attraverso “gli occhi dell’infanzia”.
Il ruolo del genitore, dell’educatore e il loro modo di porsi in relazione con il bambino o il ragazzo risulta quindi fondamentale, in quanto potrà osservare i cambiamenti comportamentali, rendersi conto se vivono delle condizioni di disagio e attivare una rete di servizi che possa intervenire nella risoluzione del problema.
Dunque, Meter con continuità e determinazione lotta per tutelare i bambini anche attraverso incontri di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolti ad educatori, agli insegnanti, ai genitori e ai professionisti del settore. Gli incontri consentono di sviluppare la conoscenza, la consapevolezza e di conseguenza uno sguardo attento in grado di cogliere il silenzioso grido di aiuto dei bambini per garantire la loro protezione”.

Come accedere al servizio

Il servizio è gratuito ed erogato presso il Centro Polifunzionale per l’Infanzia, l’Adolescenza – viale Lido C. Santuccio, 48, di Avola (Siracusa).
È possibile richiedere anche il servizio in modalità telefonica o online. Le sedute, in quest’ultimo caso, si effettueranno in videochiamata tramite piattaforma online.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare la segreteria 0931-564872 o scrivere un’e-mail a psicologo@associazionemeter.org.

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