- La Ocean Viking è arrivata ieri sera nella rada di Augusta, a bordo ci sono 422 migranti
- Saranno eseguiti i tamponi, poi si procederà con le identificazioni
- Gli adulti ed i minori con famiglia saranno trasferiti sulla nave per la quarantena
- I minori non accompagnati saranno dislocati in strutture di accoglienza
Sono iniziate le procedure per consentire al personale dell’Asp di Siracusa di eseguire i tamponi sulla Ocean Viking, la nave della ong SOS Mediterranée, con a bordo 422 migranti, approdata ieri sera nella rada di Augusta.
Le tappe degli interventi
“La prima verifica spetterà al personale dell’Ufficio sanitario marittimo – dice all’AGI il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto – poi toccherà all’Asp di Siracusa provvedere ad eseguire i tamponi sulla Ocean Viking mentre i minori stranieri non accompagnati, una volta conclusi i tamponi, saranno trasferiti nelle strutture individuate in altre province della Sicilia perché nel Siracusano non ce ne sono”.
I positivi
Le notizie di ieri davano otto persone positive tra quelle a bordo della Ocean Viking. “Abbiamo informazioni su questo numero – dice ancora all’AGI il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto – che verificheremo, mi auguro, comunque, che non vi siano positivi tra i minori”. Eseguiti i tamponi, le forze dell’ordine, già presenti nell’area della rada di Augusta, procederanno alle operazioni di identificazione dei migranti. “
I minori
A quel punto – spiega il prefetto di Siracusa, gli adulti ed i minori accompagnati saranno trasferiti sulla nave per la quarantena Rapsody, approdata ieri sera nel porto di Augusta” mentre i minori non accompagnati, seppur positivi, andranno da un’altra parte, in strutture attrezzate.
Il sindaco
Sulla banchina del porto di Augusta è arrivato il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, per seguire da vicino le operazioni da parte del personale sanitario e delle forze dell’ordine. Il primo cittadino è stato a stretto contatto con il prefetto di Siracusa sull’evolversi della situazione. Dopo l’appello lanciato dalla Ocean Viking che chiedeva un porto dove poter far sbarcare i migranti, tra cui 140 minori, e prestare loro assistenza. Gli stranieri sono molto provati, non solo perché hanno rischiato di morire al largo della Libia dove sono stati tratti in salvo ma anche per le condizioni in cui si trovavano nella stessa Libia, prima di salpare a bordo di una carretta del mare.
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