• Riprese le operazioni di sbarco dei 306 migranti giunti ad Augusta
  • Il maltempo di ieri sera ha causato la sospensione del trasbordo degli stranieri
  • 48 minori non accompagnati sono stati trasferiti nel Lazio

Il maltempo che si è abbattuto nella serata di ieri nel Siracusano ha sospeso le operazioni di sbarco dei 306 migranti arrivati al porto commerciale di Augusta a bordo della Ocean Viking, la nave della ong Sos Mediterranee che ha soccorso gli stranieri la notte del primo novembre al largo del Mediterraneo.

48 minori nel Lazio

Sono riusciti a scendere solo 48 minori non accompagnati, che sono stati già trasferiti, su disposizione della Prefettura di Siracusa, in un centro di accoglienza nel Lazio.

Operazioni di sbarco

Gli altri hanno hanno trascorso la notte sulla nave e stamane sono riprese le procedure di identificazione della polizia e i test anticovid da parte del personale medico.

Un uomo in ospedale

Un uomo, dopo la visita dei medici, è stato trasferito in ospedale per degli accertamenti, nel complesso le condizioni di salute degli stranieri sono buone ma sono tutti piuttosto scossi per la traversata in mare che si sarebbe potuta trasformare in tragedia.

Il racconto dei migranti

Le condizioni dei migranti sono tutto sommato buone ma sono tutti piuttosto scossi per la traversata in mare che si sarebbe potuta trasformare in tragedia.  Hanno raccontato di aver visto onde alte anche 4 metri e vento forza 7.

La nave per la quarantena

Al termine dei controlli, così come prevedono i protocolli sanitari, saranno trasferiti sulla nave Adriatico, ormeggiata nella rada di Augusta, per osservare il periodo della quarantena.

Le indagini

Contestualmente, gli agenti di polizia hanno avviato le indagini per capire, innanzitutto, se tra gli stranieri ci sono “infiltrati” di organizzazioni criminali che controllano il traffico di vite umane. Molto dipenderà dalle testimonianze dei migranti che potranno spiegare la loro esperienza, dal momento in cui hanno lasciato la loro casa fino al soccorso in mare.