Suicidio Tony Drago, i giudici vogliono vederci chiaro. Per questo il suo corpo verrà riesumato.
Attendono ancora verità e giustizia i genitori del giovane siracusano di 25 anni, caporale dell’esercito, trovato morto il 6 luglio del 2014 all’interno della caserma Lancieri di Montebello di Roma.
La versione fornita ai genitori, è sempre stata che il giovane si sia lanciato dalla finestra a causa di una delusione d’amore. Un’ipotesi tenacemente e da sempre respinta dalla famiglia di Tony.
Il 14 settembre, alle 13, in un’ aula del tribunale di Roma il giudice per l’ udienza preliminare ha fissato l’ udienza per affidare al medico legale Paolo Procaccianti e al capo fisico Federico Boffi l’incarico di eseguire una sorta di superperizia che comprenderà non solo una nuova autopsia sul corpo di Tony Drago, ma anche un esame cinematico che dovrà stabilire se, come sostiene la difesa, sia scientificamente impossibile, analizzando la posizione in cui è stato trovato il cadavere del giovane siracusano, che il venticinquenne si sia lanciato nel vuoto.
“Da parte nostra c’ è soddisfazione – ha spiegato Dario Riccioli, avvocato della famiglia Drago-perché il giudice per le indagini preliminari ha accolto le nostre istanze, sostenute anche da una dettagliata perizia, iscrivendo nel registro degli indagati otto persone.
Questo è stato un passaggio fondamentale perché ha reso possibile l’ incidente probatorio durante il quale saranno effettuati esami irripetibili che vanno quindi eseguiti alla presenza di tutte le parti coinvolte nell’indagine”.
I dubbi su quanto accaduto dentro la caserma sono tanti. Tony, nonostante sia stato ritrovato riverso sull’asfalto a pancia in giù, aveva delle profonde escoriazioni nella schiena. E poi, non indossava il suo orologio, dal quale non si separava mai.
“Mio figlio è stato ucciso in un altro luogo e poi portato lì”, sostiene la madre, Rosaria Intranuovo.
Il 14 settembre, nella stanza del gup a Roma, sarà anche decisa la data nella quale sarà effettuata la riesumazione del cadavere. Un esame che vedrà la presenza, per la famiglia anche del medico legale Orazio Cascio e degli ingegneri Grazia La Cava e Oliver Giudice, i due esperti che hanno già assistito la famiglia Drago in questa prima fase delle indagini.
Subito dopo la riesumazione del corpo di Tony Drago e dell’autopsia, come stabilito dal giudice per le indagini preliminari Angela Gelardi, si dovrà poi procedere con la perizia cinematica.
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