I carabinieri di Siracusa hanno emesso una sanzione al proprietario di una cooperativa ittica, per la vendita di pesce,  a causa di alcune violazioni sui protocolli di sicurezza previsti dalle disposizioni anti covid19. La multa è di 3 mila euro ma gli stessi militari della stazione di Ortigia, che hanno portato a termine l’ispezione, hanno inoltrato al prefetto una richiesta di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Le irregolarità riscontrate dalle forze dell’ordine sono: violazione degli obblighi di informazione nei confronti dei fornitori, dei trasportatori e di terzi, e l’omessa esposizione della cartellonistica indicante le procedure anti covid19; l’omissione della costituzione dello  specifico comitato aziendale, previsto dal protocollo condiviso di regolamentazione delle misure di contrasto e contenimento alla diffusione del contagio da covid19, ed infine, la
mancata formazione/informazione, nei confronti dei dipendenti e dei rappresentanti dei lavoratori per
la sicurezza, delle procedure anti covid19 da adottare in azienda/cooperativa.

Dai controlli sul personale è emersa “la regolare posizione di impiego dei 12 dipendenti italiani e dell’unico straniero presenti nella struttura” fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa che hanno coordinato le verifiche compiute insieme  al Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro ed al personale dell’azienda sanitaria provinciale, Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro.

Ieri, il proprietario di una azienda di trasporti di Carlentini, a nord di Siracusa, ha rimediato una multa pari a 3 mila euro anche lui per non aver adeguato la sua impresa ai protocolli anti covid19. Dall’ispezione compiute dalle forze dell’ordine, sarebbero emerse alcune irregolarità. “Nell’attività venivano identificati complessivamente 5 lavoratori in regola, ma veniva riscontrata – fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa – la mancata informazione ai lavoratori ed all’utenza sulle disposizioni delle autorità mediante l’affissione di apposita cartellonistica, l’assenza di distributori di igienizzante per le mani, la mancata indicazione dei percorsi dedicati ai fornitori, l’assenza di un protocollo aziendale anti covid, nonché la mancata istituzione del comitato aziendale di controllo sull’applicazione del protocollo anti covid e la mancata sanificazione degli ambienti”.