Moria di pesci nelle acque del Porto piccolo di Siracusa, come documentato da alcune foto che hanno fatto il giro nelle chat e sui social. Alcuni passanti, al rientro da una passeggiata ad Ortigia, il centro storico di Siracusa, si sono accorti della presenza di quei pesci che galleggiavano sulla superficie dell’acqua senza vita. Della vicenda si occuperanno, come sempre accade in circostanze simili, i militari della Capitaneria di Porto. Ha destato, comunque, più di un allarme questo episodio, non il primo al Porto piccolo anche se l’ultima volta, alla fine del mese di maggio, si scoprì che era stato un commerciante abusivo di pesce a disfarsi dei prodotti rimasti invenduti. Un altro caso, sempre a Siracusa, si è verificato, poco prima dell’esplosione dell’emergenza sanitaria, nell’area della Pillirina, uno dei litorali più suggestivi della costa di Siracusa, al centro, negli anni scorsi, di un progetto per la realizzazione di un mega resort, che ha trovato una forte opposizione degli ambientalisti. Gli stessi, riuniti nell’associazione Sos Siracusa, avevano denunciato sulla propria pagina Facebook l’inquietante fenomeno, spiegando che tra gli esemplari morti c’erano alcune baby cernie e numerosissimi gamberetti.
Nelle ore scorse, l’allarme è scattato, invece, sul fiume Alcantara nella zona di Castiglione di Sicilia, parco fluviale e una delle aree più visitate dell’Isola dove sono stati rinvenuti dei pesci morti. A denunciare la moria Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e componente del gruppo Attiva Sicilia, che ha inviato una lettera all’Arpa affinché effettui controlli sull’acqua e presenterà un’interrogazione.
“Le immagini che arrivano dall’Alcantara su segnalazione di alcuni visitatori sono agghiaccianti – afferma Foti – Non è la prima volta che si verificano episodi del genere e non è pensabile che all’interno di un parco fluviale possano esserci questi scempi. Per questo ho chiesto all’Arpa di effettuare dei controlli sull’acqua e capire quali siano le cause di questo inquinamento”.
L’allarme sull’inquinamento di mari e fiumi siciliani è stato recentemente lanciato da Legambiente.
Dei 26 punti monitorati sulla costa, 15 risultano oltre i limiti di legge. Di questi, 10 sono stati giudicati “fortemente inquinati” e 5 “inquinati”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare.
È questa in sintesi una fotografia scattata lungo le coste della Sicilia da un team di tecnici e volontari di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.
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