L’impennata del contagio è piuttosto temuta nel Siracusano ed il maggiore detonatore è rappresentato dalla movida. Il sindaco di Noto, nelle ore scorse, ha disposto il divieto alle serate musicali nei locali della città, nei minuti scorsi, il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha disposto, per questo fine settimana, un rafforzamento dei controlli nei luoghi della provincia più sensibili, dove, insomma, il pericolo di assembramenti è più elevato. Tra questi, certamente i locali di Ortigia, il centro storico di Siracusa, quelli della zona balneare, e poi Marzamemi, fino a Brucoli, che rappresentano il cuore della movida.
“Il Comitato ha disposto già per questo fine settimana il rafforzamento dei controlli sui siti a maggior rischio di assembramento, continuando a confidare sul senso di responsabilità dei cittadini per contrastare la diffusione del contagio” commenta il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto.
“È di ieri il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che – in sostituzione delle disposizioni dettate dal precedente decreto 11 giugno e prorogate il 14 luglio 2020 – ribadisce l’obbligo – dice il prefetto di Siracusa – di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e, comunque, quando non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Presupposto del provvedimento è l’evoluzione e il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia nonché l’incremento dei casi sul territorio nazionale. Anche in provincia di Siracusa, costante è il monitoraggio del fenomeno da parte dell’Asp, così come il coordinamento con la Prefettura, i sindaci e le forze di polizia, in modo da assumere le iniziative via via necessarie”.
Secondo quanto trapela da fonti mediche, ci sono a Siracusa 4 casi di persone risultate positive ed una a Rosolini. Tre di queste sarebbero tornate da poco dall’isola di Malta, non si sa ancora se per motivi di lavoro e per vacanza. A quanto pare le condizioni dei pazienti sarebbero tutto sommato buone, non si è reso necessario il loro ricovero in ospedale, dunque le cure le affronteranno nelle loro abitazioni.
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