Il Tribunale di Siracusa aveva emesso un anno fa un obbligo di dimora a Pachino in quanto indagato per una rapina ai danni di una farmacia ma la polizia lo ha scovato a bordo di una macchina a Termini Imerese. Una violazione che è stata punita severamente, infatti nei confronti di Giulio Quartarone, 36 anni, è stata emessa una misura cautelare più restrittiva, culminata con il carcere.

L’uomo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, nel luglio del 2019, si sarebbe presentato in farmacia il 20 luglio, armato di coltello e con il volto travisato da un foulard. La dipendente dell’attività commerciale, minacciata dall’aggressore, sarebbe stata costretta a cedere l’incasso della giornata, circa 1500 euro. Per depistare gli inquirenti, il trentaseienne si sarebbe tolto la maglia rossa indossata poco prima della rapina, convinto che questo stratagemma lo avrebbe tenuto al riparo. Ma i filmati delle telecamere di sicurezza hanno consentito al commissariato di polizia di identificarlo, per cui il gip decise di imporre l’obbligo di dimora.

Quando è stato fermato, nelle ore scorse, dalla Polizia stradale di Buonfornello, avrebbe dato false generalità. “A seguito di quanto accertato da personale della Polizia, l’uomo è stato denunciato per aver attestato falsamente la propria identità a pubblico ufficiale e per aver violato l’obbligo di dimora cui era sottoposto. Sulla base degli elementi acquisiti, il Tribunale di Siracusa riteneva necessario adottare nei confronti di Quartarone  la misura più grave della custodia cautelare in carcere” fanno sapere dalla Questura di Siracusa.