Nella lotta alla violenza contro le donne si rafforza un progetto partito come “sperimentale” nel siracusano e che adesso invece è diventata una solida realtà. L’associazione “Semaforo rosa” di Noto ha rinnovato le proprie cariche sociali e si affaccia alle nuove sfide della società moderna, post pandemia, con una serie di progettualità che mirano a rilanciare un’azione concreta al fianco delle donne e soprattutto in contrasto alla violenza.

L’origine di tutto

Questa realtà è nata nel 2014 dopo l’aggregazione spontanea di donne e uomini, che si sono ritrovate attorno ad iniziative di sensibilizzazione alla lotta contro la violenza sulle donne. Da qui è cominciato un percorso di sperimentazione dell’azione collettiva per la costruzione di un cantiere di idee e progetti di innovazione. Nel 2017 “Semaforo rosa” si costituisce come associazione avendo come punto fermo della sua mission l’azione solidale di donne che aiutano altre donne.

La mission

L’impressionante escalation del triste fenomeno del femminicidio è ciò che scuote le coscienze ma la difesa della donna come soggetto fragile è il punto di partenza di un ragionamento più ad ampio raggio. Il comune denominatore è il raggiungimento di una piena consapevolezza di sé stesse. Donne, ma non solo, che aiutano altre donne a volersi bene, a ristabilire relazioni serene e soddisfacenti, perché solo così è possibile riconoscere la piena dignità e il proprio ruolo nella società civile. La volontà chiara è quella di non stare con le mani in mano ma dare una risposta e un aiuto concreto a quelle donne che non hanno voce o che, da sole, non riescono a liberarsi da situazioni di prevaricazione.

Le azioni

“Semaforo rosa” nel corso degli anni ha già posto in essere momenti di incontro e di approfondimento con una concreta analisi del territorio e delle sue criticità, riuscendo a creare uno sportello di ascolto di primo livello. Il servizio si avvale di psicoterapeute, avvocate, educatrici e docenti che hanno messo a disposizione le competenze e le diverse sensibilità per quelle parti più fragili della società colpite dal disagio e dal malessere. Presto saranno annunciate le prossime azioni maturate in questi mesi e adesso possibili.

Il nuovo direttivo

Il nuovo direttivo si configura come vero e proprio gruppo di studio e di lavoro, sulla scia del passato, attento alle criticità e a servizio della comunità. Riconferma per Cettina Raudino e Corrada Fatale, rispettivamente nel ruolo di presidente e vicepresidente; segretaria Nelluccia Mancarella, tesoriera Giusi Solerte. Nel ruolo di consigliere Concita Gallo, Annalisa Monteleone e Vera Parisi, mentre Emanuela Volcan segue l’ufficio stampa.

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