I difensori di parte civile hanno chiesto un risarcimento di oltre 10 milioni di euro ai due imputati, Salvatore e Corrado Caruso, 26 e 23 anni, accusati dell’omicidio di Andrea Pace, 25 anni,  ammazzato sotto casa, ad Avola, nel giugno del 2019.

Le richieste dei parenti

La fetta più grossa l’ha rivendicata il legale che rappresenta in giudizio la figlia minore della vittima: 3 milioni di euro ed un provvisionale da 1 milione di euro; 2 milioni di euro ciascuno ed una provvisionale da 300 mila euro chiesti dal fratello del 25enne, infine un milione di euro ciascuno e una provvisionale di 500 mila euro per i genitori di Pace.

La difesa degli imputati

Nella sua arringa, l’avvocato Luca Ruaro, difensore di Salvatore Caruso, quest’ultimo indicato come l’autore dell’omicidio, ha puntato sulla fatalità del delitto, nel senso che non era intenzione del suo assistito premere il grilletto della pistola nella sua disponibilità con lo scopo di ammazzarlo.

Nel corso del dibattimento, infatti, la difesa ha insistito sulla circostanza che Pace, nonostante avesse l’arma contro, sarebbe avanzato verso Salvatore Caruso, che, preso dalla paura, avrebbe inavvertitamente sparato. Lo stesso presunto assassino ha scagionato il fratello, sostenendo, in sostanza, che non avrebbe fatto nulla, nonostante fossero arrivati insieme sotto la casa della vittima.

Il movente

Un delitto sulle cui ragioni ci sono varie tesi, tra cui la gelosia per una donna di Salvatore Caruso, e dalle ricostruzioni dei testimoni, la lite sarebbe avvenuta poche ore prima del delitto, in prossimità di un pub. Ci sarebbe stato un confronto, poi, secondo la tesi dell’accusa, la decisione di Caruso di fare pagare a Pace quell’affronto.

Le richieste della Procura

Il pm della Procura di Siracusa ha già chiesto la condanna all’ergastolo e 3 mesi di isolamento diurno per  Salvatore Caruso e 30 anni per il fratello Corrado.