• Richiesta di assoluzione della difesa di un giovane accusato di omicidio
  • Il 22enne avolese uccise una infermiera, madre della sua ex fidanzata
  • Secondo il legale, il ragazzo è un infermo di mente

Ha chiesto l’assoluzione ai giudici della Corte di Appello di Catania il difensore di Giuseppe Lanteri, 22 anni, di Avola, nel Siracusano, accusato dell’omicidio di Loredana Lopiano, l’infermiera in servizio all’ospedale Di Maria di Avola, madre della sua ex fidanzata, ammazzata a coltellate la mattina del 27 settembre del 2018.

La tesi della difesa

Secondo il legale dell’imputato, l’avvocato Antonino Campisi, il giovane, che in primo grado ha rimediato una condanna a 30 anni di carcere, “soffre di una epilessia di secondo grado” ed in passato avrebbe subito un grosso trauma, “a seguito dalla caduta da un edificio”.

La perizia

Nella perizia dei consulenti del gip del Tribunale di Siracusa, il difensore ricorda che, in un passaggio, è indicato che Lanteri, “ha seri problemi psicologici che necessita di cure specialistiche” taglia corto l’avvocato Campisi anche se, come  ha scritto nella sua relazione Elettra Cultrera “il periziando è affetto da epilessia, può partecipare coscientemente al processo, al momento dei fatti presentava lievemente scemata la capacità di intendere e di volere”.  La prossima udienza è fissata per il 14 settembre, data in cui, probabilmente, sarà emessa la sentenza.

La ricostruzione della polizia

Secondo la ricostruzione della polizia, alla base dell’omicidio  ci sarebbe il risentimento di Lanteri nei confronti della figlia della vittima dopo la fine della loro relazione sentimentale, avvenuta nel marzo del 2018. Nel giorno del delitto, l’imputato si sarebbe presentato nella casa della giovane, armato di coltello, ma ad aprirgli la porta sarebbe stata propria l’infermiera, colpita con diversi fendenti, tra cui uno alla nuca. Il ragazzo, per qualche ora, fece perdere le sue tracce per poi essere rintracciato in prossimità di una scogliera. La difesa della famiglia dell’infermiera, rappresentata dall’avvocato Sebastiano Troia, si è sempre opposta all’ipotesi dell’infermità mentale di Lanteri.