Il gip del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha convalidato il fermo per Antonino Zocco, 82 anni, lentinese, accusato di aver ammazzato  a colpi di pistola una donna di 39 anni, Giuseppina Ponte, al culmine di una lite scoppiata nella tarda mattinata di martedì nella casa  dell’anziano, in via Sicilia, a Lentini. Al termine dell’interrogatorio, durante il quale l’indagato, difeso dall’avvocato Loredana Battaglia, si è avvalso della facoltà di non rispondere, il pensionato è tornato in cella, nel carcere di Augusta. Non sarebbe stato, per il momento, individuato un posto per gli arresti domiciliari, vista l’età dell’anziano, che, nelle ore successive al delitto, avrebbe confessato al pm di Siracusa ed ai carabinieri del comando provinciale di aver commesso l’omicidio. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’ottantaduenne si sarebbe accorto dell’ammanco in casa di 50 euro, addebitando le responsabilità alla vittima. A quel punto, avrebbe preso la pistola, una calibro 6,35, che conservava in casa puntandola contro la vittima.

La donna, che secondo alcune informazioni si sarebbe armata di un coltello, sarebbe riuscita a sfuggire, chiudendosi in una stanza della casa ma rimanendo in prossimità della porta, attraverso cui l’anziano avrebbe sparato due colpi, prendendola al torace. Le ferite erano troppo gravi per poter essere soccorsa e curata, per cui è morta nello spazio di qualche istante. A quanto pare, Giuseppina Ponte, originaria di Francofonte, si era trasferita venerdì scorso nella casa dell’anziano.  Non avrebbe potuto permettersi un affitto soprattutto dopo aver litigato con l’ex compagno e si sarebbe presentata dal pensionato. I due si conoscevano da ormai 4 anni, sembra che avessero una relazione sentimentale piuttosto tormentata, purtroppo sfociata in tragedia. La pistola usata dall’ottantaduenne è stata posta sotto sequestro ed affidata ai carabinieri del Ris di Messina per compiere i rilievi mentre il pm ha disposto sul corpo della donna l’autopsia che sarà eseguita dal medico legale, Francesco Coco, nella camera mortuaria dell’ospedale di Lentini.