I giudici del Tribunale di Siracusa hanno assolto un dirigente dell’Asp di Siracusa ed un funzionario del Comune di Avola dall’accusa di omissione d’atti d’ufficio in concorso.

Vicenda giudiziaria lunga 7 anni

Una vicenda giudiziaria lunga sette anni che si è conclusa favorevolmente per Donatella Santarosa, difesa dall’avvocato Sebastiano Troia, che, all’epoca dei fatti ricopriva l’incarico di dirigente del Siav, servizio igiene degli ambienti di vita, in seno all’azienda sanitaria provinciale di Siracusa, e per Carmelo Macauda, assistito dall’avvocato Massimiliano Lipari,  in quel periodo responsabile del Suap, sportello unico attività produttive del Comune di Avola.

L’esposto di una coppia

Il fascicolo è stato aperto dopo un esposto contro i due imputati presentato da una coppia, residente ad Avola, che contestava delle irregolarità commesse dai gestori di un ristorante e pizzeria, il cui locale si trovava a ridosso della loro abitazione.

Lo scontro di vicinato

Insomma, ci sarebbero stati dei pessimi rapporti di vicinato solo che la coppia, ritenendo esserci delle violazioni, si sarebbe rivolta al dirigente del Siav ed al funzionario del Comune di Avola affinché aprissero una istruttoria che potesse svelare quanto da loro sostenuto. E, secondo quanto emerge nella ricostruzione della difesa degli imputati, la coppia avrebbe chiesto dei provvedimenti a carico dei titolari dell’attività di ristorazione.

Il processo

I proprietari della casa non si sarebbero rassegnati e convinti delle loro ragioni hanno pensato di rivolgersi alla giustizia, accendendo i fari contro i due funzionari pubblici, accusati, sostanzialmente, di non aver svolto correttamente il loro lavoro.

L’assoluzione

Il processo sarebbe stato, comunque, falciato dalla prescrizione, ” a cui avremmo rinunciato” spiega a BlogSicilia l’avvocato Massimiliano Lipari, difensore del responsabile del Suap del Comune di Avola.

Il collegio presieduto da Giuseppina Storaci, al termine della camera di consiglio, ha emesso una sentenza di assoluzione per entrambi gli imputati. La vicenda potrebbe non finire qui, la difesa si è riservata di presentare una denuncia per diffamazione.