Dopo i medici all’ospedale di Avola mancano anche gli infermieri. Non è davvero un momento sereno per la struttura sanitaria della zona sud del Siracusa, il cui Punto nascita si è sguarnito di dottori, costringendo l’Asp di Siracusa a chiudere momentaneamente il reparto salvo poi riaprirlo razionalizzando i turni di lavoro dei medici degli ospedali di Siracusa e Lentini. La Funzione pubblica della Cisl, che da tempo lancia l’allarme sulla penuria di infermieri, paventa per il Di Maria il rischio di implosione.
“Far scorrere la graduatoria”
Il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa Daniele Passanisi e il segretario territoriale della Cisl Fp Ragusa Siracusa Mauro Bonarrigo, assicurano di essersi rivolti all’assessorato regionale della Salute, “segnalando la necessità immediata di autorizzare l’Asp di Siracusa al reclutamento del personale infermieristico, attingendo dalla graduatoria degli incarichi a tempo determinato”
Il caso dei disabili gravissimi
I sindacati ritengono che l’assistenza infermieristica per i disabili gravissimi sta drenando molto risorse, da qui la richiesta di rimpolpare l’organico. Nelle settimane scorse, peraltro, c’è stato un dibattito dai contenuti molto forti dopo la denuncia di una famiglia di Avola che ha contestato alcune decisioni dell’Asp di Siracusa in merito all’assistenza H24 di un uomo di 57 anni, affetto da una patologia che lo costringe a letto. Da un lato c’è la famiglia che contesta la competenza degli infermieri nelle cure del disabile, dall’altro l’Asp che, invece, rivendica gli ottimi requisiti del personale.
La coperta corta
“La particolarità della tipologia di servizio – h24 – al domicilio dell’assistito equivale all’apertura di un nuovo reparto per ognuno di loro – hanno spiegato Passanisi e Bonarrigo – ed è intuibile, quindi, quali siano gli effetti più generali della sottrazione di personale infermieristico all’ospedale in mancanza di assunzioni dedicate di professionisti sanitari, e le ripercussioni sui livelli essenziali di assistenza, vista la mancata corrispondenza di una riduzione
dei posti letto alla diminuzione di personale nei reparti interessati, che dovrebbe essere effettuata dai Direttori delle unità operative ma anche vigilata dalla Direzione medica di presidio”
Commenta con Facebook