Sul futuro dell’ospedale Trigona di Noto, al centro di uno scontro politico sul destino di Ortopedia, è stata trovata una mediazione, al termine di un incontro tenutosi a Palermo tra l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone ed il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso.
Cosa accadrà
Confermata la decisione di trasferire Ortopedia al Di Maria di Avola anche se, in realtà, si tratta di un ritorno dopo il risiko sanitario causato dall’emergenza Covid-19 ma al Trigona è stato garantito “il mantenimento dei posti letto di Ortopedia in area geriatrica” spiegano dall’Asp di Siracusa.
L’Orto Geriatria a Noto
La formula individuata dall’azienda sanitaria e dall’assessore si chiama Orto Geriatria che, come affermato la settimana scorsa dalla stessa Asp, ” offrirà, insieme alla Riabilitazione, un approccio multidisciplinare per i pazienti anziani con fratture e patologie muscolo-scheletriche”. Insomma, i posti letto di Ortopedia resteranno ma in funzione del reparto di Geriatria.
Le ragioni del ritorno ad Avola
La scelta del rientro di Ortopedia al Di Maria è, comunque, legata alla presenza in questo presidio di Rianimazione e Terapia intensiva, reparti assenti al Trigona, per cui se ne fa una questione di sicurezza per i pazienti e di miglioramento dell’offerta sanitaria.
Il futuro del Trigona
Di contro, l’ospedale di Noto, nella prospettiva dell’amministrazione regionale, è destinato alle Unità semplici, “a supporto dell’area di Emergenza, tra cui Medicina generale, Chirurgia, Cardiologia e Medicina d’urgenza”.
Lo scontro politico
Questa una delle soluzioni individuate a Palermo dopo gli strali del deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, e del M5S, Carlo Gilistro, che hanno accusato la Regione di essersi rimangiata la parola in merito al mantenimento di Ortopedia a Noto ma nella partita c’è anche il Pronto soccorso, al momento operativo solo 12 ore.
I posti letto
L’Asp di Siracusa assicura che, invierà una richiesta formale all’Assessorato per anticipare l’attuazione
di alcune misure già previste nella nuova rete ospedaliera recentemente presentata, in particolare, “l’attivazione del Pronto soccorso H24, l’attivazione di alcuni posti letto di Chirurgia, l’attivazione di alcuni posti letto di Medicina” e l’Orto Geriatria.
“Ritorno a Noto nel 2026 dopo fine interventi con il Pnrr”
Nel piano dell’Asp di Siracusa e della Regione, Ortopedia dovrebbe ritornare a Noto nel 2026 quando saranno completati gli interventi di ristrutturazione edile, impiantistica e architettonica finanziati con il Pnrr. “Tali iniziative consentiranno, una volta ultimati i lavori di ristrutturazione del presidio ospedaliero Trigona, di riportare a Noto l’Unità Operativa di Ortopedia, temporaneamente e necessariamente in trasferimento ad Avola, per permettere gli interventi del PNRR. Il rientro è previsto a partire da aprile 2026” spiegano dall’Asp.
“Il nuovo assetto del presidio di Noto comprenderà – spiegano dall’azienda sanitaria di Siracusa – inoltre reparti dedicati alla fase post-acuta, con 20 posti letto per Recupero e Riabilitazione Funzionale e 16 posti letto di Lungodegenza strettamente collegati con le strutture territoriali già previste: Ospedale di Comunità con 20 posti letto, Casa di Comunità e Centrale Operativa Territoriale, già parzialmente operative e che saranno a pieno regime entro marzo 2026”.
Il Pronto soccorso
Come detto, il Pronto soccorso al Trigona è operativo solo 12 ore proprio per la mancanza di reparti fondamentali come Terapia intensiva e Rianimazione, per cui, portarlo a 24 ore potrebbe significare due cose: o la riattivazione dei due reparti oppure si lascerebbe tutto come adesso, tanto a circa 15 km c’è sempre il Di Maria.
L’assessore Faraoni
“L’attenzione del Governo regionale per il presidio di Noto è massima – ha dichiarato l’assessore
regionale della Salute Daniela Faraoni -. Abbiamo condiviso la necessità di anticipare alcune misure
organizzative, così da garantire al territorio una risposta sanitaria più tempestiva ed efficace. L’obiettivo è
rafforzare i servizi in coerenza con la programmazione regionale e nazionale, valorizzando il ruolo del
Trigona all’interno della rete ospedaliera”.
Il direttore dell’Asp Caltagirone
“Il nostro impegno è offrire ai cittadini non solo la piena attuazione di quanto già previsto – ha sottolineato il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone – ma un percorso accelerato che permetta di avere sin da subito un Pronto soccorso potenziato e reparti attivi in area medica e chirurgica. Con il completamento dei lavori e il ritorno dell’Ortopedia a Noto, il presidio potrà rafforzare il proprio ruolo strategico di integrazione ospedale-territorio”.
Il deputato regionale di Forza Italia Gennuso
È fondamentale che i cittadini possano contare su un pronto soccorso H24 e su servizi ospedalieri più forti già nei prossimi mesi, senza attendere il – dice Gennuso – completamento di tutte le procedure. Continueremo a seguire da vicino l’iter, con l’obiettivo di dare risposte rapide e tangibili alla comunità. Ritengo un grande successo essere riusciti ad eleggere l’ospedale di Noto, che nella rete non aveva più servizi essenziali come il pronto soccorso, a presidio complementare di un DEA di primo livello e che passerà, con la nuova programmazione, da una ventina di posti letto attivi a quasi 80 posti letto. Non vorrei che alcune componenti politiche siano intervenute sul tema solo
per oscurare l’ottimo risultato messo in campo dal governo Schifani”.






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