Gli albergatori ed i ristoratori di Pachino e Marzamemi, nella zona sud del Siracusano, sono molto soddisfatti per l’esito degli affari: boom di turisti, soprattutto nella settimana di Ferragosto, e soldi da mettere in cascina quando arriverà l’autunno. Ma non bisogna dire ai vacanzieri che l’assistenza sanitaria è approssimativa, meglio sorvolare, perché, nonostante gli allarmi lanciati nei mesi scorsi e poi ancora a ridosso della stagione estiva, il Pte di Pachino è senza medico.
Meglio sentirsi male al mattino
O meglio, il dottore c’è ma solo di giorno, per cui se è una persona dovesse avvertire un malore o volesse in qualche modo rivolgersi ad un medico, avrebbe come possibilità solo quella di recarsi alla Guardia medica di Pachino, che è meno attrezzata rispetto al Pte.
La tragedia dell’agricoltore
Quindi, i vacanzieri o li stessi residenti non solo devono sperare di non avere nulla o, in alternativa, di soffrire di qualcosa ma solo di giorno. Torna in mente la tragedia del febbraio scorso quando un agricoltore di 38 anni si presentò nel Pte per essere visitato ma in quel momento non c’erano medici: l’uomo morì poco dopo.
L’allarme lanciato dal Comune di Pachino
“La sindaca ha più volte denunciato questa situazione – racconta a BlogSicilia una fonte del Comune di Pachino – ma al momento la situazione è la seguente: ci sono i medici al Pte di Pachino ed alle Guardie mediche di Pachino e Marzamemi ma nelle ore notturne il dottore è presente solo nella Guardia medica di Pachino. Una situazione incompatibile con l’utenza che c’è in questo momento tra Marzamemi e Pachino per via della presenza di numerosi turisti”.
A 35 km l’ospedale più vicino
In alternativa, ci sono gli ospedali, il più vicino è quello di Avola, il Di Maria, che dista circa 35 km, in realtà ci sarebbe il Trigona di Noto ma il Pronto soccorso è chiuso la notte, del resto non vi sono né Rianimazione né Chirurgia, per cui in caso di urgenze non ci sarebbero i reparti necessari. E’ il prezzo pagato dal piano di rifunzionalizzazione della Regione che ha previsto l’ospedale unico di Avola e Noto ma sbilanciato sul primo. Come se non bastasse, la zona sud soffre un altro problema, quello della penuria di pediatri.
Un pediatra per 3 Comuni
Il servizio sanitario pubblico ne dispone di uno solo, che copre l’area tra Rosolini, Pachino e Portopalo, abitata da 45 mila persone. Ha rischiato di perderlo, perché l’unico pediatra ha raggiunto l’età pensionabile e grazie ad un accordo tra lo stesso medico e l’assessorato regionale alla Salute è stato prorogato il suo servizio.
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