- Denuncia di una guida turistica che ha pagato il biglietto per Vendicari
- Stava accompagnando un gruppo di turisti
- La riserva è a pagamento da un anno
Un conto è recarsi all’Oasi di Vendicari per ammirare la riserva e magari fare un tuffo in mare, dove è consentito, un altro è farlo per lavorare, accompagnando dei turisti.
Il video denuncia
Nei giorni scorsi una una guida turistica siracusana è stata costretta a pagare il biglietto, insieme agli altri visitatori, nonostante, con tanto di documenti in mano, avesse detto al personale della riserva che era lì non per godersi quell’incantevole posto ma per portare a casa lo stipendio. Nessuno ha voluto sentire le sue ragioni, per via di una norma che non prevede “sconti” o franchigie per le guide, e così, sulla sua pagina Facebook, ha deciso di pubblicare un video che racconta la sua storia.
“Sono qui per lavorare”
“La norma impone che pure le guida turistica paghi il biglietto – dice Corrado Arato – e lo ritengo davvero assurdo. Le ragioni sono abbastanza semplici: non sono qui per divertirmi o per fare il bagno, mi trovo nell’area della Riserva di Vendicari per lavorare. Sono d’accordo sul biglietto, i cui introiti dovranno garantire una migliore fruizione del sito o servizi più efficienti ma come è giusto che i custodi siano pagati, allo stesso tempo, non comprendo perché far pagare chi lavora. Inoltre, ricorrerò in tutte le sedi per fare valere i miei diritti”.
Riserva a pagamento da un anno
Dal primo di Agosto del 2020, la riserva di Vendicari è a pagamento ed il costo del biglietto è di 3,50 euro. “Posso dire che non si tratta di una decisione negativa, il nodo è rappresentato dal reinvestimento degli incassi, in manutenzione e sicurezza, tanto per essere chiari. Insomma, non voglio che si tratti di una mera operazione di cassa, è fondamentale che questi soldi vengano impiegati per dei servizi” diceva un anno fa il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti.
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