• Scoperto parcheggiatore abusivo nell’area di una spiaggia del Siracusano
  • E’ un migrante in possesso del permesso di soggiorno
  • Nelle ore scorse, è stato condannato un parcheggiatore

I carabinieri di Siracusa hanno fermato l’attività di parcheggiatore abusivo di un migrante, originario del Marocco, in possesso di un permesso di soggiorno, che aveva scelto come postazione l’area della spiaggia della Marchesa di Cassibile, al confine tra Siracusa ed Avola, sulla statale 115.

Le segnalazioni degli automobilisti

Sono state alcune segnalazioni a consentire ai militari di fare un salto in questa località balneare trovando lo straniero con tanto di borsa dove conservava l’incasso della giornata.

Confisca dell’incasso

Ha rimediato una sanzione oltre alla confisca dei soldi, contestualmente i carabinieri hanno perlustrato altre località balneari tra  Avola e Marzamemi. “L’insufficienza di parcheggi spesso consente il proliferare di soggetti che esercitano abusivamente il mestiere di parcheggiatore invitando gli automobilisti a sostare in luoghi non consentiti e chiedendo loro un compenso in denaro.

Parcheggiatore condannato

Nelle ore scorse, è  stato condannato in via definitiva a 4 anni e 6 mesi di reclusione Andrea Amato, 39 anni, siracusano, ritenuto tra gli organizzatori dell’attentato incendiario all’auto dell’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. L’uomo, accusato di danneggiamento e minaccia, è stato arrestato e condotto in carcere dai carabinieri del comando provinciale di Siracusa, gli stessi che condussero le indagini immediatamente dopo l’avvertimento avvenuto la notte del 14 novembre del 2017 in viale Santa Panagia, sotto l’abitazione dell’ex primo cittadino.

L’intimidazione

A dare l’allarme era stata la moglie, Garozzo, in quel momento, era fuori città per impegni istituzionali. Nei mesi successivi, i militari arrestarono il trentanovenne ed altre tre persone, Francesco Mollica, 38 anni, la moglie, Lucia Urso, 37 anni, e Salvatore Urso, 58 anni, con quest’ultime che hanno, però, intrapreso un percorso giudiziario diverso. Andrea Amato ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, gli alti hanno optato per l’ordinario e sono tutt’ora sotto processo.