Non avrebbe lasciato in pace la sua ex compagna dopo la fine della loro relazione sentimentale. Ma le sue pressioni le avrebbe riversate anche alla madre della donna e così dopo le denunce delle vittime, gli agenti di polizia hanno arrestato il presunto stalker, 50 anni, di Siracusa.

Le persecuzioni da parte dell’uomo, ai domiciliari, avrebbero avuto inizio sei mesi fa, nonostante il lockdown avrebbe fatto sentire la sua presenza con messaggi al telefono o incursioni sui social ma finita l’emergenza sanitaria sarebbe passato all’azione, piombando nei luoghi frequentati dall’ex compagna, che, ormai, avrebbe perso la sua serenità e sarebbe stata costretta, così come la madre, a cambiare abitudini per evitare di incontrare quell’uomo.

Una vicenda simile a quella verificatasi, anche in questo caso a Siracusa, ai danni di un’altra donna e del suo attuale compagno. L’ex fidanzato, infatti, avrebbe perseguitato la coppia ma uno dei due, ormai con le spalle al muro, avrebbe denunciato gli atti persecutori alle forze dell’ordine, per cui ne è scaturito un processo a carico dell’uomo.

Il procedimento giudiziario, con il rito ordinario, si è svolto al palazzo di giustizia di Siracusa ed al termine della Camera di consiglio il giudice ha condannato nei e’mesi scorsi per stalking l’imputato, difeso dall’avvocato Matilde Lipari, alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, i fatti si sarebbero svolti tra il 2016 ed il 2018, periodo in cui l’imputato avrebbe preso di mira la ex fidanzata ed il nuovo compagno, non lasciandogli tregua, pedinandoli per fare sentire loro il suo fiato sul collo. Insomma, avrebbe reso la vita della coppia impossibile, in poche occasioni avrebbero avuto momento di privacy ma alla fine avrebbero deciso di porre fine a quei comportamenti, rivolgendosi alle forze dell’ordine

 

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