• Un giovane perseguitava e minacciava la sua ex compagna
  • La donna lo aveva lasciato per le continue violenze
  • Aveva creato falsi profili Facebook per insultarla

Gli agenti del commissariato di polizia di Pachino hanno emesso nei confronti di un 24enne di Pachino, nel Siracusano, un divieto di avvicinamento nei confronti della sua ex compagna, da tempo vittima di stalking e violenze psicologiche. Un provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, dopo una articolata indagine della polizia, arricchita dalla testimonianza della vittima.

Convivenza da incubo

Nel periodo di convivenza, l’indagato si sarebbe comportato in modo aggressivo e violento, accecato da una morbosa gelosia che avrebbe costretto la compagna a restare in casa visto che le avrebbe impedito di uscire. In altre occasioni, avrebbe anche picchiato la vittima che, ad un certo punto, ha trovato la forza di lasciarlo.

La separazione

Anche dopo la separazione, il comportamento dell’indagato non sarebbe cambiato, infatti avrebbe controllato continuamente gli spostamenti della donna ed allo stesso tempo avrebbe creato falsi profili dei vari social network allo scopo di ingiuriarla con frasi offensive. In un’altra occasione, l’indagato, per costringere la vittima a interloquire con lui,  avrebbe danneggiato la maniglia della portiera dell’auto impossessandosi del telefono cellulare per controllarne le conversazioni.

La paura della donna

I comportamenti dell’indagato, secondo quanto emerge nella relazione della polizia, “hanno determinato un grave clima di ansia nella persona offesa, la quale non poteva liberamente organizzare la propria vita, condizionata dagli
atteggiamenti ossessivi dell’ex compagno” spiegano dalla Questura di Siracusa. Gli agenti, temendo per l’incolumità della donna, hanno chiesto al gip del Tribunale di Siracusa l’emissione di un provvedimento restrittivo.

Il provvedimento del gip

Su richiesta della Procura della Repubblica di Siracusa, il gip, ha emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna. L’uomo deve rispondere di maltrattamenti contro familiari e atti persecutori.