• Torna in libertà un uomo arrestato per stalking
  • Secondo i giudici non ci sono più pericoli per la donna
  • Entrambi vivono in città diverse

I giudici del Riesame di Catania hanno rimesso in libertà un siracusano di 48 anni che era stato arrestato il 3 aprile scorso per stalking e lesioni ai danni della ex compagna.

Le motivazioni

Il Tribunale etneo ha accolto l’istanza presentata dalla difesa dell’uomo,  rappresentata dall’avvocato Alessandro Cotzia, motivando la decisione nella considerazione che l’indagato e la presunta vittima vivono in città diverse, lei a Priolo, lui a Siracusa, per cui è stato disposto nei confronti del 48enne il divieto di avvicinamento alla donna.

Le indagini

Nelle settimane scorse, il 48enne era stato destinatario di una misura cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa, culminata con gli arresti domiciliari, in quanto ritenuto responsabile di atti persecutori e violenze ai danni della ex convivente.

Gli episodi contestati

Secondo la ricostruzione dei magistrati della Procura di Siracusa, che hanno coordinato le indagini, l’uomo, nel periodo compreso tra il 2019 e l’inizio del 2021, non avrebbe lasciato in pace la donna, entrata in un tunnel di paura e di timori di ritorsioni. Avrebbe avuto alle costole il suo ex compagno che non l’avrebbe lasciata in pace, poi l’arresto dell’uomo ha cambiato le cose.

Un altro episodio di stalking

Nelle ore scorse, gli agenti delle Volanti di Siracusa hanno arrestato un uomo di 42 anni, siracusano, accusato  di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, porto d’armi e strumenti atti ad offendere.

Le violenze in casa

Secondo quanto fanno sapere gli inquirenti, la coppia avrebbe convissuto per circa sei anni ma buona parte di questa relazione sarebbe stata contrassegnata dalle violenze da parte del 42enne. L’uomo, stando alla ricostruzione della donna che, ad un certo punto, ha temuto per la sua incolumità, era solito lanciare addosso alla vittima vari oggetti, tra cui posacenere, telecomandi, scarpe e sedie. Avrebbe esercitato anche delle violenze psicologiche, spesso si sarebbe rivolto a lei con frasi offensive, volgari ed ingiuriose.

 

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