Non avrebbero voluto rinunciare al pesce, anzi è probabile che il loro obiettivo fosse di piazzarla al mercato nero di Siracusa. Due sub sono stati fermati dai militari della Capitaneria di Porto di Siracusa prima della loro immersione nelle acque dell’Area marina protetta del Plemmirio con tanto di muta e bombole di ossigeno. Sono stati sanzionati e deferiti per violazione  per il mancato rispetto delle disposizioni in materia di contenimento dell’epidemia da Covid19. Prima di questi due sub, il personale della Guardia costiera aveva fermato un pescatore da frodo che avrebbe voluto catturare con la sua canna i pesci nella riserva marina.

“Il controllo costante dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, effettuato da parte del personale della Capitaneria di Porto di Siracusa – spiegano dal comando della Guardia costiera di Siracusa – in collaborazione con il personale di turno presso la sala operativa dell’Ente gestore, ha permesso ancora una volta di salvaguardare l’ecosistema e le risorse del sito sottoposto a tutela. Durante un’operazione di monitoraggio dell’area al fine di contrastare la pesca di frodo difatti, nella serata di sabato, è stato individuato un pescatore sportivo con canna intento ad effettuare attività di pesca. Dopo aver notato un fascio di luce all’interno dell’area, i militari hanno contattato il personale di turno del Consorzio Plemmirio che, tramite le immagini del sistema di videosorveglianza, ha confermato la presenza di un soggetto intento a pescare con canna in area vietata. I militari, al termine dell’attività di pesca, hanno proceduto ad identificare il pescatore sportivo”.

 

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