Si iscrive tra i sostenitori di Mario Draghi il presidente di Confindustria, Diego Bivona, che ritiene indispensabile la continuità del Governo nell’ottica del salvataggio del Petrolchimico di Siracusa. In ballo, ci sono alcuni provvedimenti, tra cui il Salva Isab, che, però, si tradurrebbe nell’istituzione di un tavolo interministeriale per trovare soluzioni alla crisi della zona industriale, ruotante attorno alle raffinerie della Isab Lukoil.
Le parole di Confindustria Siracusa
“Dobbiamo scongiurare il rischio – dice il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona – di fermare alcuni provvedimenti normativi in discussione, come il cosiddetto “decreto salva-ISAB” o il “patto Stato-raffinazione” o l’applicazione del “Fondo europeo per una transizione giusta”. E’ un percorso importante per arrivare ad una soluzione positiva delle emergenze del nostro polo energetico e non deve essere interrotto”.
L’appello alle forze politiche
Il presidente di Confindustria Siracusa, nel suo intervento, lancia un appello alla responsabilità delle forze politiche. Eppure, tra coloro che più si sono mossi per salvare il Petrolchimico ci sono i deputati siracusani del M5S. Gli stessi che hanno organizzato incontro al Mise per provare a fare entrare la zona industriale nell’agenda di Governo. Il paradosso è che è lo stesso partito da cui è scaturita la crisi di Governo.
“Al punto in cui oggi ci troviamo, con scadenze temporali ravvicinate, non possiamo permetterci alcuna battuta d’arresto. Auspichiamo il massimo senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per assicurare continuità all’azione del Governo, per il bene del Paese” – conclude il Presidente di Confindustria Siracusa.
La Transizione ecologica ed il Petrolchimico
C’è, però, un punto su cui Governo ed aziende del Petrolchimico sono distanti: la Transizione ecologica. Il piano, che ha una valenza europea, prevede un robusto processo di decarbonizzazione ma non c’è nemmeno un centesimo per le imprese che lavorano con i cosiddetti fossili. Da tempo, Confindustria chiede aiuti per le aziende allo scopo di ridurre al massimo le emissioni di Co2 ma fino ad ora UE e Governo sembrano non sentire ragioni.
“Da qualche anno il polo industriale di Siracusa – dice Bivona – è attraversato da crisi ricorrenti e proprio oggi che finalmente sembrava esserci qualche spiraglio per una possibile risposta positiva a favore delle nostre imprese di essere accompagnate in un percorso verso la decarbonizzazione e la transizione ecologica, incombe la crisi di Governo che ci preoccupa molto – dice Diego Bivona, Presidente di Confindustria Siracusa”
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