Il leader di ArticoloUno, Pierluigi Bersani, chiede al Governo nazionale la convocazione di un tavolo nazionale per risolvere la drammatica crisi del Petrolchimico di Siracusa.

“Le vicende industriali della provincia di Siracusa con gli assetti produttivi della Lukoil in particolare erano già interessate da forti criticità; ora, con le conseguenze derivanti dalla guerra e dalle sanzioni, rischia di precipitare nel disastro più completo” spiegano il parlamentare di ArticoloUno Pierluigi Bersani e il segretario regionale di ArticoloUno Sicilia Pippo Zappulla.

Il tema energetico

Secondo Bersani e Zappulla “urge un tavolo nazionale promosso dal Governo Draghi, con il pieno coinvolgimento dei ministeri competenti, per comprendere come si intende affrontare l’emergenza dell’approvvigionamento del greggio per la raffineria di Priolo e al contempo come si vuole programmare la Transizione energetica, la
decarbonizzazione e il risanamento con l’individuazione delle risorse, private e pubbliche, necessarie a realizzare il nuovo modello industriale sostenibile”.

“Favorire il credito con le banche” propone Pd

Secondo il dirigente regionale del Pd, Gaetano Cutrufo, “bisogna intervenire sulle banche per favorire il credito occorrente alla Isab, affinché si possa rivolgere anche ad altri mercati e non solo a quello russo”.

“È inconcepibile che in piena emergenza come in questi mesi, con una guerra ai confini, le banche non vengano coinvolte dal governo regionale e nazionale in una azione complessiva a difesa delle attività produttive”.

“Chiederò al gruppo parlamentare del PD di presentare una interrogazione all’Assessore al Bilancio Armao per sapere se le banche operanti sono buone solo per fare prestiti a chi può permetterseli o hanno una funzione importante nella tenuta del territorio siracusano in un momento di crisi mondiale come questo” conclude Cutrufo.

“No ad altre sanzioni” dice sindaco di Melilli

“L’ipotesi di ulteriore inasprimento delle sanzioni che prevederebbe il divieto di approdo di qualsiasi nave battente bandiera russa che trasporti prodotti russi metterebbe la parola fine alla produzione di energia da parte del nostro polo. Basti ricordare che  – afferma il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta – l’area industriale vale il 51% del Pil della provincia di Siracusa per comprendere che si tratterebbe di una crisi epocale senza precedenti.”

Lettera del sindaco di Priolo a Draghi

Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ha scritto una lettera al premier Draghi.

“Attivare immediatamente – scrive Gianni – tutti gli strumenti finanziari disponibili o realizzabili mediante scostamenti di bilancio e attraverso l’utilizzo in via ordinaria e/o straordinaria delle risorse finanziarie previste nell’ambito del PNRR, al fine di evitare, anche attraverso un programma di rilancio a breve termine, la disastrosa condizione rassegnata a seguito del rischio chiusura della raffineria Isab Lukoil la cui deriva potrebbe determinare un reale fenomeno di povertà e di degrado sociale”

 

 

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