E’ sulle piste ciclabili lo scontro politico in vista delle elezioni. Le nuove corsie, in via von Platen, viale Teocrito e zona corso Gelone, hanno ridotto le carreggiate per la realizzazione dei cordoli per “proteggere” i ciclisti dai veicoli, auto, camion e moto. Sui social, circolano foto e proteste di persone incolonnate in prossimità dei semafori ma contro la mobilità verde su cui l’amministrazione Italia sta scommettendo si è schierato Giancarlo Garozzo, candidato a sindaco.
“Caos totale” attacca Garozzo
“Siamo di fronte a scelte improvvide che hanno catapultato su aree densamente trafficate e abitate piste ciclabili. Il risultato è visibile ed evidente: caos totale con difficoltà di manovra anche per gli autobus”
Niente posti auto dei residenti
La creazione delle nuove piste ciclabili ha, inevitabilmente, ridotto non solo le careggiate ma anche i posti auto dei residenti delle palazzine lambite dalle corsie per i ciclisti.
“Riguardo alle piste ciclabili ricordo pure – dice Giancarlo Garozzo – che era prevista la creazione di aree parcheggio nei pressi delle zone attraversate dalle corsie dedicate. Stranamente, nonostante altre fonti di finanziamento aperte e a cui attingere, nessun posto auto alternativo è stato creato provocando, così, un problema non da poco per tanti cittadini residenti vicino alle piste” .
Bus elettrici spariti
L’altro vettore della mobilità è il trasporto pubblico. L’amministrazione Italia ha “licenziato” l’Ast per affidare il servizio, per un periodo di due anni, ad un vettore privato, la Sais, la cui gestione è iniziata proprio nella giornata di oggi ma con il servizio destinato agli studenti. A giugno, come ha riferito il Comune, il servizio sarà a pieno regime. Garozzo, però, ricorda che la stessa giunta Italia ha messo da parte i minibus elettrici, istituiti dallo stesso Garozzo quando era sindaco di Siracusa.
” I bus elettrici, compresi i due acquistati dal Comune e oggi abbandonati in qualche deposito, servivano la zona del Von Platen, Ortigia e la Stazione. Un servizio apprezzato dai turisti e dai siracusani, utile ad abbattere il numero di auto verso il centro storico, che invece di essere potenziato è stato incredibilmente eliminato”.
Rivedere la mobilità
“Rivedere l’impianto è assolutamente necessario. Così come è prioritario adeguarlo alle esigenze di protezione civile della nostra città che vive una condizione di alto rischio sismico” conclude Garozzo.
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