Dopo l’allarme lanciato dal presidente dell’Ordini degli infermieri di Siracusa, Sebastiano Zappulla, in merito alla carenza di tute e mascherine per gli operatori sanitari dell’ospedale di Siracusa un gruppo di cittadini ha deciso di organizzare una raccolta fondi per acquistare le protezioni. E così questa mattina, i promotori dell’iniziativa, Sergio Malfa, collaboratore della Procura di Siracusa, e Giovanni Raineri, in servizio alla Questura di Siracusa, hanno consegnato 250 mascherine, 20 visiere, 50 tute e 20 calzari, al neo responsabile del Pronto soccorso di Siracusa, Chiaramida, che ha preso il posto di Carlo Candiano, prima contagiato dal Covid19 ed ora dopo la guarigione trasferito al Pronto soccorso dell’ospedale Di Maria di Avola.

A questa raccolta fondi hanno  partecipato numerose persone, tra cui componenti delle forze dell’ordine che vivono nel Nord Italia ma che non hanno dimenticato la loro città di origine. “Abbiamo sentito il bisogno – raccontano gli organizzatori – di dare il nostro contributo al personale medico ed infermieristico soprattutto dopo quel grido di allarme sulla mancanza di mascherine e tute. Non potevamo solo commentare, chi sui social, chi sulle chat, quanto stava accadendo a casa nostra, per cui abbiamo sentito il dovere di sensibilizzare tutte le persone che conoscevano ad aiutare i nostri medici ed infermieri, impegnati in prima linea contro il Covid19”.

Le parole del presidente dell’Ordini degli infermieri di Siracusa, Sebastiano Zappulla, evidentemente, hanno scosso l’opinione pubblica su un tema così importante. “Le tute sono indispensabili sia per assistere – aveva detto il presidente dell’Ordini degli infermieri di Siracusa, Sebastiano Zappulla –  i pazienti Covid19 e sia per assistere i pazienti sospetti in attesa di tampone. E’ inammissibile che a distanza di due mesi non si riesce ad approvvigionare questo materiale. La Regione, Il Comune, la Prefettura, l’Asp la Protezione Civile, tutti i rappresentanti politici, tutte le organizzazioni sindacali, si adoperino per risolvere questo problema nelle nostre strutture per tutelare tutti gli operatori sanitari. Senza manifestare alcun tipo di protagonismo aiutateci”.