E’ ormai vera emergenza criminalità a Siracusa dopo l’esplosione di una bomba, la terza in poco meno di due settimane, ai danni di un pub, situato nella zona di via Filisto.
I danni, secondo una prima stima degli agenti della Squadra mobile, al comando del dirigente, Gabriele Presti, sono limitati alla saracinesca e sono state già prelevate le immagini delle telecamere di sicurezza di una vasta porzione di strada per tentare di identificare gli autori dell’avvertimento. Sabato scorso, una bomba carta era stata piazzata contro un negozio di fiori, precedentemente l’avvertimento aveva interessato un bar, situato a due passi dal Tribunale.
Nel conto, va messo anche l’ordigno che, nei mesi scorsi, danneggiò in modo grave una tabaccheria in via Piave, i cui proprietari sono esponenti delle associazioni antiracket. Ieri, in Prefettura, si è tenuto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per discutere di questa impennata di intimidazioni ed è emersa la resistenza delle vittime a collaborare con le forze dell’ordine.
“Nel corso della riunione, infine, si è preso, inoltre, atto che, all’accertata operatività di sodalizi mafiosi nella provincia di Siracusa, non corrisponde, tuttavia, un correlato numero di denunce per richieste estorsive o usurarie da parte degli operatori economici” si legge nel documento della Prefettura.
Di certo, però, l’escalation di intimidazione prosegue e preoccupa e non può essere esclusa la mano del racket. “Dopo aver preso atto che le indagini immediatamente avviate da Polizia di Stato e Arma dei carabinieri sui singoli episodi non escludono, al momento, nessun possibile movente, è, tuttavia, emerso che gli stessi non sarebbero collegati” spiegano dalla Prefettura.