Gli agenti delle Volanti hanno denunciato una donna di 46 anni, marocchina, accusata di una serie di rapine ai danni di altre donne. Tra gli episodi contestati quello del 27 aprile scorso, quando, in serata, avrebbe preso di mira una donna che si trovava davanti ad uno sportello bancomat per un prelievo di soldi.

Aggressione dopo prelievo dal bancomat

La 46enne avrebbe atteso la vittima per strada ed al momento opportuno l’avrebbe aggredita fisicamente facendola cadere sul marciapiede con l’obiettivo di strapparle la borsa. Le urla della donna hanno attirato l’attenzione dei passanti che hanno messo in fuga la marocchina mentre la vittima è stata costretta a fare ricorso alle cure dei medici del Pronto soccorso che le hanno diagnosticato ferite giudicate guaribili in 10 giorni.

Donna rapinata nell’androne del suo palazzo

Successivamente, il 6 maggio, l’indagata avrebbe commesso un’altra rapina ai danni, ancora una volta di una donna, un’anziana che avrebbe seguito fino all’ingresso nell’androne di un palazzo. Le avrebbe tappato la bocca per poi strapparle la borsa da cui ha rubato dei documenti e poche decine di euro.

Rapinatrice palermitana arrestata

Prima la tentata rapina andata male per le urla della vittima. Poi il furto, anche questo sfumato per l’intervento della polizia. Ed infine l’aggressione agli agenti per cercare di sfuggire alle manette. Sono stati attimi concitati quelli vissuti in via Ernesto Basile a Palermo dove la polizia ha arrestato una giovane. Secondo quanto accertato nell’arco di pochi minuti si era resa responsabile di vari raid criminali. A ricostruire tutto le pattuglie dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e del commissariato di Porta Nuova.

In prima battuta, la donna aveva aggredito per rapinare una giovane studentessa. La vittima sorpresa per strada all’interno della cittadella universitaria nei pressi della facoltà di architettura. La studentessa era stata raggiunta quando stava parlando al cellulare.

Senza troppi giri di parole, ed affrontandola “faccia a faccia”, la malvivente le aveva intimato di consegnare il cellulare. Ed anche quando la malcapitata aveva cercato di allontanarsi, l’aveva presa per i capelli e le aveva frugato nello zaino alla ricerca di qualcosa di valore da rubare. Solo le urla della vittima avevano spinto la rapinatrice ad allontanarsi in direzione di via Ernesto Basile.

 

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