I Carabinieri della Stazione di Patti hanno arrestato un 35enne, già noto alle Forze dell’Ordine, in esecuzione di ordine per la carcerazione emesso nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, poiché condannato alla pena di 2 anni di reclusione per rapina aggravata in concorso.

L’arresto

I militari dell’Arma, ricevuto il provvedimento restrittivo, hanno raggiunto l’uomo presso la propria abitazione, dove era già sottoposto alla detenzione domiciliare con applicazione del braccialetto elettronico poiché indagato per tentata estorsione nell’ambito di diverso procedimento penale.

La condanna

La condanna del 35enne scaturisce da una rapina commessa, in concorso con altri due soggetti, a Patti nel luglio 2015, allorquando con i due complici si era introdotto in un’abitazione asportando una tavola da surf, un boma e una vela, usando violenza ei confronti del proprietario che tentò di bloccarne la fuga, dopo averli scoperti. Ultimate le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.

La tentata rapina a Palermo

Prima la tentata rapina andata male per le urla della vittima. Poi il furto, anche questo sfumato per l’intervento della polizia. Ed infine l’aggressione agli agenti per cercare di sfuggire alle manette. Sono stati attimi concitati quelli vissuti in via Ernesto Basile a Palermo dove la polizia ha arrestato una giovane. Secondo quanto accertato nell’arco di pochi minuti si era resa responsabile di vari raid criminali. A ricostruire tutto le pattuglie dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e del commissariato di Porta Nuova.

Prima la tentata rapina

In prima battuta, la donna aveva aggredito a scopo di rapina una giovane studentessa. La vittima sorpresa per strada all’interno della cittadella universitaria nei pressi della facoltà di architettura. La studentessa era stata raggiunta quando stava parlando al cellulare. Senza troppi giri di parole, ed affrontandola “faccia a faccia”, la malvivente le aveva intimato di consegnare il cellulare. Ed anche quando la malcapitata aveva cercato di allontanarsi, l’aveva presa per i capelli e le aveva frugato nello zaino alla ricerca di qualcosa di valore da rubare. Solo le urla della vittima avevano spinto la rapinatrice ad allontanarsi in direzione di via Ernesto Basile.

Poi il furto

Durante la fuga la malvivente non si sarebbe rassegnata a ritirarsi a mani vuote. Ed infatti ha individuato uno zaino posizionato sul sedile di una vettura. Ha aperto lo sportello e lo ha portato via con mossa fulminea, per altro alla presenza del proprietario all’interno dell’abitacolo. Quest’ultimo avrebbe quindi rincorso la donna cercando di riappropriarsi del suo zaino. La scena di questa contesa scorta dai poliziotti che hanno bloccato ed immobilizzato la donna. Nel giro di pochi minuti la polizia ha ricostruito la successione degli eventi e la donna arrestata, seppur dopo aver opposta una tenace resistenza. Dovrà quindi rispondere dei reati di tentata rapina, furto e resistenza a pubblico ufficiale.

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