Non piace la bozza della nuova rete ospedaliera, che prevede il taglio dei posti letto nei presidi di Lentini ed Noto-Avola, ai deputati regionali siracusani. Dopo il no del parlamentare di Forza Italia, Riccardo Gennuso, stamane, nelle ore precedenti alla Conferenza dei sindaci convocata proprio per discutere di questo piano, c’è quello del deputato del Mpa-Grande Sicilia, nonché sindaco di Melilli, Peppe Carta.
Carta, “giù le mani dai due ospedali”
“Oggi, nella mia doppia veste di sindaco e di parlamentare regionale – dichiara Carta – durante la conferenza dei sindaci che si terrà alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Daniela Faraoni, ribadirò con fermezza una posizione chiara: giù le mani dagli ospedali di Lentini e Noto. La rete ospedaliera deve essere pensata per offrire servizi capillari e accessibili, non per creare deserti sanitari nei territori”. Nella nuova rete ospedaliera, come svelata da tutti i deputati regionali, è previsto che il nuovo ospedale di Siracusa sarà un Dea di secondo livello ma secondo Carta “i 60 posti letto previsti per Siracusa sono stati sottratti alla provincia: 27 letti in meno tra gli ospedali di Noto, Avola e Lentini. Una decisione impattante, soprattutto se consideriamo che l’ospedale di Siracusa verrà completato, verosimilmente, non prima di dieci anni. Cosa accadrà nel frattempo ai cittadini che vivono fuori dal capoluogo?”
Auteri, “no allo smantellamento”
“Ho letto e ascoltato le preoccupazioni – dice Carlo Auteri, deputato regionale della Dc – dei sindaci sulla bozza di rimodulazione della rete ospedaliera e le condivido. Lunedì scorso ho incontrato il direttore generale che mi ha rassicurato perché si tratta ancora di una bozza, per l’appunto, ma concepita in un momento storico sbagliato: si ipotizza il potenziamento di Siracusa come Dea di II livello, ma in realtà il nuovo ospedale nella migliore delle ipotesi verrà realizzato nella successiva rimodulazione. Il territorio non può essere mortificato e non si può pensare allo smantellamento di alcuni posti letto tra Lentini e Noto”.
Sindaco di Lentini, “colpito un ospedale strategico”
Su tutte le furie il sindaco di Lentini, Rosario Lo Faro che parteciperà alla Conferenza dei sindaci. “In quella sede esporrò – dice Lo Faro – con chiarezza e determinazione la contrarietà della nostra amministrazione e dell’intera comunità lentinese a questo piano. Non si può continuare a colpire un ospedale che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per migliaia di cittadini, che al suo interno ospita reparti di eccellenza e professionalità riconosciute a livello regionale. Questa è una mortificazione che non può e non deve passare sotto silenzio. Chiamerò alla mobilitazione l’intera deputazione regionale della provincia di Siracusa, i Sindaci della provincia e quelli dei Comuni limitrofi, anche appartenenti ad altre province, perché questa battaglia non è solo di Lentini, ma di un intero territorio che ha il diritto di essere curato e rispettato”.
Vinciullo, “ospedale di Siracusa è Dea di primo livello”
Secondo l’ex deputato regionale Enzo Vinciullo non c’è da cantare vittoria sul nuovo ospedale di Siracusa. “Dal Piano, l’Ospedale di Siracusa continua ad essere definito di I Livello, così come è sempre stato, perché il Decreto Balduzzi, a suo tempo applicato in Sicilia, prevede tre ospedali di II Livello nel bacino Siracusa-Catania-Ragusa e tutti e tre sono previsti a Catania e nessuno in provincia di Siracusa e Ragusa”.
L’Osservatorio civico
Critico anche l’Osservatorio civico. “Da anni attendiamo una nuova rete ospedaliera, che riconosca innanzitutto
il sacrosanto diritto di Siracusa ad avere un ospedale di secondo livello e su questo facciamo affidamento sulle ripetute rassicurazioni del presidente Schifani e ci troviamo di fronte a tagli di posti letto del tutto ingiustificati che
riguardano il capoluogo, Avola-Noto e Lentini” scrivono il presidente Salvo Sorbello, e i dirigenti Donatella Lo Giudice, Alberto Leone e Franco Cirillo.
Pd Lentini contro il piano
Sulla vicenda è intervenuto il Pd di Lentini che “esprime una ferma e motivata opposizione al nuovo piano di riordino della rete ospedaliera presentato dall’Assessorato regionale alla Salute. Il presidio ospedaliero di Lentini è il più penalizzato dell’intera provincia, nonostante serva un bacino d’utenza che supera gli 80.000 abitanti, includendo i comuni di Lentini, Carlentini, Francofonte e una parte rilevante dei territori limitrofi. Tagliare l’offerta sanitaria in un contesto come il nostro significa allungare ulteriormente le liste d’attesa, aggravare le condizioni di accesso alle cure e costringere i pazienti a rivolgersi a strutture ubicate in altre province, con costi economici e umani insostenibili, specie per anziani, famiglie a basso reddito e persone con disabilità”






Commenta con Facebook