E’ stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia Salvatore Paolo Di Pietro, avolese, accusato insieme ad altri due indagati, Maurizio junior Di Pietro e Antonio Amore, di tentato omicidio plurimo.

La rissa e poi gli spari al parco

Secondo la ricostruzione dei carabinieri i tre, nella notte tra il 12 ed il 13 marzo, dopo una rissa scoppiata in una discoteca con altri giovani si sarebbero armati sparando contro le vittime in un parco Robinson.

Le dichiarazioni spontanee al gip

Salvatore Paolo Di Pietro, difeso dall’avvocato Natale Vaccarisi, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee al giudice per le indagini preliminari, lo stesso che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Indagato ammette i fatti ma chiarisce dinamica

L’indagato, ritenuto dai carabinieri come colui che avrebbe premuto il grilletto, avrebbe ammesso i fatti contestati ma, allo stesso tempo, ha fornito dei chiarimenti in merito alla ricostruzione dei militari, sulla scorta delle dichiarazioni della vittima.

Gli interrogatori degli altri due

Secondo l’indagato, la dinamica avrebbe avuto un altro corso ed al termine della sua deposizione è tornato nella sua cella, nel penitenziario di Noto.  In merito agli interrogatori degli altri due indagati, se ne parlerà l’11 aprile.

La ricostruzione dei carabinieri

Secondo quanto fornito nella giornata di ieri dal comando provinciale dei carabinieri, a capo delle indagini, coordinate dai magistrati della Procura,  il giovane che aveva in mano la pistola, uscendo dalla sua macchina, avrebbe puntato una pistola verso l’auto occupata da una delle vittime, che si è data alla fuga a piedi verso la spiaggia, riuscendo a evitare i colpi esplosi alle sue spalle.

A quel punto, si sarebbe avvicinato a un’altra macchina in sosta con all’interno un amico del ragazzo fuggito e, dopo avergli puntato la pistola alla tempia, gli ha sparato a un ginocchio, dileguandosi con i due complici.

 

 

 

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