Non è piaciuta all’Arcidiocesi di Siracusa l’iniziativa del Consiglio comunale di votare una mozione per il “ritorno definitivo” delle sacre spoglie di Santa Lucia. Un intervento a gamba tesa nella relazioni ormai consolidate e strutturate tra la Curia siracusana Patriarcato di Venezia che hanno consentito, a partire dal 2004 e con cadenza decennale, di far giungere nella città aretusea le reliquie e renderle visibili ai fedeli. Ritorneranno il 14 dicembre prossimo fino al 26 dicembre, in coincidenza con l’anno Luciano indetto dall’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto
L’atto del Consiglio e l’irritazione della Curia
A presentare la mozione è stato il consigliere comunale del Mpa, Sergio Bonafede ma si tratta, quello dell’assemblea, di un atto politico che rischia di creare irritazione al Patriarcato di Venezia con cui la Curia siracusana intrattiene rapporti diplomatici ed esclusivi, non solo attorno alle spoglie di Santa Lucia. Insomma, qualora fosse in corso una trattativa tra gli enti religiosi sul destino delle reliquie, l’iniziativa del Consiglio comunale suonerebbe come una nota molto stonata.
Le parole di Cacciari
Peraltro, il futuro delle sacre spoglie della patrona non è certo nelle mani del Comune, del resto molti anni fa l’allora sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, nel corso di una sua visita a Siracusa rispondendo ad una domanda su ipotetico trasferimento delle spoglie di Lucia da Venezia a Siracusa affermò, in modo provocatorio, che in cambio avrebbe voluto la tela del Caravaggio, “Il Seppellimento di Santa Lucia”. Una risposta – raccontano i testimoni dell’epoca – tesa a sottolineare che non sono i Comuni o i sindaci a decidere sui patrimoni storici, in particolare quelli religiosi.
Le parole dell’Arcidiocesi di Siracusa
L’Arcidiocesi ha manifestato le sue perplessità in una nota stringata, diplomatica ma al tempo stesso pungente, come è nello stile della Chiesa. “La piena comunione ecclesiale che la nostra Chiesa vive con il Patriarcato di Venezia, sempre attento alle esigenze della devozione popolare verso S. Lucia, deve farci considerare che la vicenda storica relativa al Corpo della Patrona va contestualizzata nell’ambito che gli è proprio, quello cioè della prospettiva provvidenziale della storia, consegnando così il desiderio del popolo siracusano ai disegni di bene e di amore di Dio e all’intercessione della stessa S. Lucia”.
La stoccata
Non è mancata un’altra stoccata al Consiglio a cui viene suggerito, nell’interesse del popolo siracusano, di intraprendere “concreti interventi volti alla valorizzazione del quartiere Santa Lucia che custodisce le testimonianze della martire siracusana”.
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