“Rinnoviamo un piccolo ma importante appuntamento per la sezione di Siracusa: l’asta dei panettoni del laboratorio pasticceria “Alfio Neri” è un piccolo gesto ma dal grande significato. Ringraziamo il maestro pasticcere Franco Neri ed i quattro siracusani che si sono aggiudicati il panettone. Grazie a nome delle persone con sclerosi multipla della provincia di Siracusa”. Così il presidente Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) di Siracusa, Alessandro Ricupero, oggi alla consegna dei panettoni artigianali messi in palio nell’Asta della solidarietà lanciata da Franco Neri per la sezione di Siracusa dell’Aism.

I 4 siracusani che hanno vinto l’asta

Quattro siracusani hanno scelto di aiutare la sezione nella lotta quotidiana alla sclerosi multipla, grave malattia del sistema nervoso centrale, e hanno fatto la loro offerta per aggiudicarsi i prodotti artigianali confezionati dalle mani del pasticcere Massimo Neri: Tradizionale, Cioccolato, Pistacchio e il NerodiNeri. Ci attende un anno ricco di sfide e quindi abbiamo veramente bisogno del sostegno di tutti. Lavoriamo per migliorare la qualità di vita delle persone con sm e grazie ai volontari e a chi vorrà far parte dell’associazione con entusiasmo portando ognuno il proprio piccolo contributo” ha concluso Alessandro Ricupero.

I malati di sclerosi multipla nel Siracusano

Sono circa 800 le persone che nella provincia di Siracusa combattono tutti i giorni con la sclerosi multipla, malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile, progressivamente invalidante. L’Aism è l’unica organizzazione in Italia che si occupa di tutti gli aspetti legati alla sclerosi multipla: la sezione di Siracusa garantisce servizi di informazione e orientamento, supporto psicologico, consulenza legale, trasporto assistito.

“Grazie alla sezione AISM di Siracusa – ha detto Franco Neri -. Il nostro è un ringraziamento nei confronti di tutti i volontari che offrono del loro tempo per sostenere ed aiutare le persone con sclerosi multipla della nostra provincia. Le malattie possono capitare a tutti e quindi è importante essere più solidali e partecipativi della vita sociale”