E’ un vero braccio di ferro politico quello attorno al reparto di Ortopedia che dal Trigona di Noto, su decisione dell’assessorato regionale alla Salute, finirà al Di Maria di Avola.
Audizione in Commissione salute
Il parlamentare Ars del Pd, Tiziano Spada, torna alla carica, dopo averlo fatto la settimana scorsa, spingendo sulla permanenza del reparto a Noto, di cui, come lui stesso afferma, si discuterà in occasione della Commissione regionale Salute, richiesta dallo stesso esponente Dem, il quale ritiene che il trasferimento “rischia di penalizzare la zona sud della provincia di Siracusa, per questo farò valere le esigenze del territorio in ogni sede”.
Come annunciato dallo stesso Spada, all’incontro ci saranno l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, il dirigente generale regionale della Pianificazione Strategica Salvatore Iacolino e il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone.
L’ospedale unico Avola-Noto
Va detto che il Trigona ed il Di Maria, che distano poco meno di 20 km, sono formalmente accorpati, fanno parte del cosiddetto ospedale unico ma è altrettanto vero come negli anni la struttura sanitaria di Avola abbia fagocitato molti reparti. A Noto, mancano Terapia intensiva e Rianimazione e questo ha limitato parecchio la funzionalità del Trigona, il cui Pronto soccorso, infatti, ha un’autonomia di 12 ore. Peraltro, Ortopedia venne portata da Avola a Noto negli anni scorsi a seguito del risiko ospedaliero causato dal Covid, per cui si tratterebbe di un ritorno.
La migrazione dei pazienti della zona sud in altre province
Nella tesi di Spada, il Trigona è una struttura chiave per gli altri Comuni della provincia di Siracusa, tra cui Pachino, Portopalo e Rosolini, ed un suo ulteriore depauperamento potrebbe incentivare la migrazione verso altri ospedali, tra cui quelli del Ragusano, come già avviene. “Oltre al mantenimento di Ortopedia nella struttura, nell’audizione si discuterà con la direzione dell’Asp Siracusa anche sull’aumento dei posti letto nel reparto di Medicina d’Urgenza affinché si arrivi all’attivazione del Pronto Soccorso per 24 ore giornaliere e non solo per 12 ore, come è previsto adesso” precisa Spada.
La questione politica
Contro il trasferimento ad Avola, si è schierato anche il deputato regionale del M5S, Carlo Gilistro, mentre il parlamentare regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, a proposito delle posizioni di Spada, dello stesso esponente del M5S e di altri che agiscono sotto traccia, ha detto, sostanzialmente, di avvertire strategie di matrice elettorale, come emerso in un video messaggio dei giorni scorsi. Del resto, al rinnovo dell’assemblea regionale non manca tantissimo, si voterà nel 2027 e si cominciano a scorgere i primi movimenti.
Il primario di Ortopedia, “meglio l’ospedale di Avola”
Come la pensano i medici, che devono fare i conti con la realtà? Per il primario di Ortopedia, Salvatore Piccione, il reparto è bene che torni al Di Maria di Avola piuttosto che restare a Noto. “E’ fondamentale precisare – ha detto il primario di Ortopedia – come ad Avola, a differenza di Noto, la contestuale presenza della Chirurgia e della Ortopedia-Traumatologia, in uno alla Rianimazione e Terapia intensiva, consentirà di affrontare in maniera ottimale i pazienti traumatizzati, come previsto in un DEA di I livello”.
E cosa ne sarà di Noto? “Il trasferimento di Ortopedia all’ospedale di Avola contribuirà in maniera significativa a migliorare ulteriormente l’offerta sanitaria per tutti i cittadini della zona Sud, migliorando efficienza, efficacia, tempestività e ottimizzando le risorse umane, mentre a Noto continueremo a seguire i pazienti nel percorso post-chirurgico e di riabilitazione” precisa il primario.






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