• I Cobas scendono in piazza a Siracusa
  • Meno studenti in classe
  • No alle classi pollaio
  • Assunzione dei docenti precari

Riduzione degli alunni per classe ed assunzione immediata dei precari della scuola. Sono le richieste dei docenti Cobas che tornano a protestare e lo faranno a Siracusa lunedì pomeriggio alle 17 davanti agli Uffici Scolastici regionali e provinciali.

La crisi

“L’ emergenza che ha mostrato la condizione disastrosa della scuola pubblica italiana portandola all’interruzione delle lezioni (o al forte depotenziamento attraverso la DAD) e di fatto alla perdita del diritto costituzionale all’istruzione per un’intera generazione che ne sta subendo, anche psicologicamente, i danni” spiegano i docenti dei Cobas.

Classi pollaio

“La ministra Azzolina, – spiegano i Cobas- è entrata al MIUR affermando che avrebbe preso di petto le classi pollaio ed ha continuato a ribadire lo stesso concetto anche nel corso della pandemia. Queste sono le parole e i fatti? I fatti ci dicono che nemmeno un euro è stato stanziato né nel Recovery Plan né in Finanziaria per la riduzione del numero di alunni per classe e il problema del sovraffollamento delle classi è letteralmente scomparso nelle recenti linee guida emanate dal MIUR.

Le proposte

Tra le proposte dei Cobas ci sono l’impiego di un punto di PIL per finanziare la scuola pubblica; l’utilizzo dei fondi, europei o nazionali, per la riduzione del coefficiente del numero di alunni per classe (massimo 20 alunni e 15 in presenza di alunne/i con disabilità) e per il conseguente ampliamento dell’organico, docente e Ata da stabilizzare al più presto; non ultima la programmazione di un tracciamento capillare e diffuso all’interno delle scuole. “Non vogliamo,- concludono i Cobas – rientrare nella scuola stracciona che abbiamo conosciuto prima della pandemia, vogliamo una scuola pubblica di qualità, unico vero e reale deterrente alla sua progressiva privatizzazione. Così, – continuano – le scuole, che hanno appena finito di raccogliere le iscrizioni, procederanno con i soliti coefficienti a costruire le classi iniziali, come se non si fosse nel pieno di una pandemia”.

 

 

 

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