- L’ex ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina nuovo preside di una scuola di Siracusa
- La parlamentare è originaria di Siracusa e prenderà posto all’istituto comprensivo Giaracà
- Ha detto che prenderà l’aspettativa per poter svolgere ruolo di parlamentare
E’ stata nominata preside dell’istituto comprensivo Emanuele Giaracà di Siracusa l’ex ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nata a Siracusa ma cresciuta nella vicina Floridia. Prima di intraprendere la carriera politica nel Movimento 5 Stelle, la parlamentare siciliana è stata insegnante di lettere a Biella, nel Piemonte, ma di recente ha partecipato all’esame per diventare preside e nelle ore scorse è stata formalizzata la nomina “ma andrò in aspettativa” dice Lucia Azzolina.
“Andrà in aspettativa”
“In quanto parlamentare l’aspettativa – dice all’AGI la parlamentare nazionale del M5S – è una procedura d’ufficio. Per il futuro ho scelto Siracusa, in quella provincia sono nata e cresciuta. Proverò a restituire un po’ di quanto ho ricevuto. Credo molto nell’idea di scuola come ascensore sociale, penso e spero di poter dare una mano. Un grazie davvero di cuore ai Dirigenti scolastici che ho incontrato e al personale scolastico siciliano, per la splendida accoglienza”.
Allarme dei presidi sul green pass
Ma il tema dei green pass nelle scuole è molto caldo, specie tra i presidi. “I rilievi del garante della privacy sui profili di legittimità del controllo dei Green Pass da parte dei presidi pongono un altro ostacolo a una riapertura ordinata della scuola in presenza”. Lo dichiara la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. “I presidi denunciano oggi di essere ancora in alto mare in attesa di indicazioni più precise da parte del ministero. Se ogni giorno le scuole devono controllare i certificati di docenti e personale rischiano di iniziare le lezioni a mezzogiorno. In questo momento la scuola è uno dei dossier cruciali, ma la gestione dei Green Pass è un problema molto più vasto. A questo punto non è più lecito tergiversare: per superare problemi e ambiguità serve la legge sull’obbligo vaccinale”, conclude.
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