• Una scuola di Siracusa intitolata a 2 vittime di femminicidio
  • Saranno ricordate Eligia e Giulia Ardita, morte nel gennaio del 2015
  • Ci sarà ll ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese

Sarà intitolata ad Eligia e Giulia Ardita, vittime di femminicidio, l’XI istituto comprensivo Archia in via Calatabiano, a Siracusa.

Il ministro Lamorgese

Per l’occasione, il 3 luglio, sarà il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a scoprire la targa in ricordo delle due donne. Sono madre e figlia, per il cui delitto è stato condannato all’ergastolo, con sentenza d’Appello, Christian Leonardi, marito e padre delle vittime: l’uomo, secondo la ricostruzione della Procura di Siracusa, nel gennaio del 2015 aggredì la moglie, Eligia, che portava in grembo la piccola di 8 mesi, fino al drammatico epilogo delle loro morte.

Presenti i genitori e la sorella di Eligia

Oltre ai genitori e alla sorella di Eligia, alla cerimonia saranno presenti il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, la deputazione nazionale e ragionale, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, le autorità civili e militari della provincia e i dirigenti scolastici aretusei.

L’iter per l’intitolazione

L’iter istruttorio per la denominazione della scuola si è concluso il 22 giugno scorso con l’adozione del decreto  con cui il Prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, ha condiviso la ferma volontà dell’Istituzione scolastica e dell’Amministrazione comunale di Siracusa di ricordare le due vittime.

Dopo la scopertura della targa, gli studenti di istituti scolastici di Siracusa e Canicattini Bagni (dove si sono verificati altri due gravi episodi di femminicidio), si altereranno nell’esecuzione di brani e nella lettura di testi, per testimoniare la crescente sensibilità sul grave fenomeno della violenza di genere e la consapevolezza che “o è amore tutti i giorni o non è amore mai”.

“La partecipazione alla manifestazione del Ministro dell’Interno e del Presidente della Regione – sottolineano il Prefetto e il sindaco di Siracusa – rappresenta la conferma della grande attenzione alle situazioni di fragilità da parte delle Istituzioni che fanno sempre più rete con le rappresentanze dei cittadini per il concreto contrasto di ogni forma di violenza e prevaricazione, frutto di una sub-cultura antitetica ai valori costituzionali”.

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