Il gip del tribunale di Siracusa ha rimesso in libertà Claudio Guzzardi, 33 anni, siracusano, titolare di un chiosco ad Ortigia, arrestato nello ore scorse con l’accusa di sequestro di persona e lesioni personali aggravate ai danni del cognato, un giovane di 24 anni.

Gli agenti della Squadra mobile, dopo la denuncia della presunta vittima che aveva sostenuto di essere stata ammanettata, picchiata e rinchiusa nella casa del suo parente, salvo poi riuscire a liberarsi,  avevano posto il commerciante ai domiciliari, come disposto dalla Procura di Siracusa. Il giudice, al termine dell’udienza, ha, comunque, convalidato l’arresto ed il 33enne, difeso dall’avvocato Massimiliano Lipari, avrà solo il divieto di avvicinamento al cognato.

Nel corso del suo interrogatorio, il titolare del chiosco ha sostenuto che nei mesi scorsi, a causa dei problemi di tossicodipendenza del cognato, lo avrebbe accolto nella sua proprietà in Traversa Santannera, alla periferia sud di Siracusa, allo scopo di disintossicarlo. Ma, secondo quanto sostenuto dal commerciante, il cognato, nei giorni scorsi, si sarebbe reso responsabile del furto di un collier dal valore commerciale di circa 6 mila euro.

Nella tesi rappresentata dalla difesa, lo stesso 24enne avrebbe provato ad appiccare un incendio contro il chiosco ma il tentativo è andato a monte e da quanto trapela da fonti legali ci sarebbero pure le immagini delle telecamere di sicurezza a provarlo.

Il giovane ha raccontato alla polizia che sarebbe stato avvicinato dal cognato in via Immordini, nella zona di viale Santa Panagia, area al centro di diversi traffici di droga, e dopo averlo costretto a salire in macchina lo avrebbe portato nella sua abitazione dove lo avrebbe “ammanettato e picchiato usando anche un bastone, lasciandolo poi rinchiuso” fanno sapere dalla Questura di Siracusa.

L’udienza al palazzo di giustizia, in viale Santa Panagia, è stata piuttosto lunga, al termine della quale, il commerciante è tornato a casa ma a piede libero.