Gli agenti della Squadra mobile di Siracusa hanno arrestato Claudio Guzzardi, 33 anni, siracusano, titolare di un chiosco ad Ortigia, con l’accusa di sequestro di persona e lesioni personali aggravate ai danni del cognato. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la vittima, un 24enne, ha denunciato di essere stato ammanettato, picchiato e rinchiuso nella casa del suo parente, salvo poi riuscire a liberarsi.

E’ stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I per curare le ferite riportate a seguito della presunta aggressione: la sua testimonianza ha convinto gli agenti della Squadra mobile, al comando del dirigente Gabriele Presti, a disporre l’arresto del commerciante che, nelle prossime ore, sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa in occasione dell’udienza di convalida della misura cautelare al palazzo di giustizia.

L’indagato, difeso dall’avvocato Massimiliano Lipari, ha, però, fornito la sua versione, spiegando che nei mesi scorsi, a causa dei problemi di tossicodipendenza del cognato, lo avrebbe accolto nella sua proprietà in Traversa Santannera, alla periferia sud di Siracusa, allo scopo di disintossicarlo. Ma, secondo quanto sostenuto dal commerciante, il cognato, nei giorni scorsi, si sarebbe reso responsabile del furto di un collier dal valore commerciale di circa 6 mila euro.

Nella tesi rappresentata dalla difesa, lo stesso 24enne avrebbe provato ad appiccare un incendio contro il chiosco ma il tentativo è andato a monte e da quanto trapela da fonti legali ci sarebbero pure le immagini delle telecamere di sicurezza a provarlo.

Il giovane ha raccontato alla polizia che sarebbe stato avvicinato dal cognato in via Immordini, nella zona di viale Santa Panagia, area al centro di diversi traffici di droga, e dopo averlo costretto a salire in macchina lo avrebbe portato nella sua abitazione dove lo avrebbe “ammanettato e picchiato usando anche un bastone, lasciandolo poi rinchiuso” fanno sapere dalla Questura di Siracusa.