Basta un emendamento ad una “norma nazionale” dice l’esponente della Lega, Giovanni Cafeo, “al Milleproroghe” sostiene il Pd, con Antonio Nicita e Tiziano Spada, per l’ingresso di Siracusa nell’Autorità portuale del mare della Sicilia orientale (Adsp). Insomma, la questione dovrà essere trattata a Roma ma senza una volontà politica siracusana è una strada senza alcuna via di uscita.

La questione politica

Un ruolo determinante lo avrebbe di certo il Centrodestra, per via del suo peso in Parlamento e nel Governo nazionale, e su questo aspetto, nei giorni scorsi, il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, ha dato la sua disponibilità a percorrere questo sentiero, invitando il sindaco, Francesco Italia ad un confronto su questa opportunità. Il primo cittadino non ha raccolto, per il momento, la proposta di Cannata, che ha svelato “le perplessità dell’amministrazione comunale” su cui “possiamo discuterne”.

Il freno di Bandiera

Sulla vicenda è, però, intervenuto il vicesindaco, Edy Bandiera, che spiega a BlogSicilia la posizione dell”amministrazione comunale “Ne ho discusso – dice Bandiera – in Consiglio comunale ed in quella sede spiegai, parlando a nome dell’amministrazione, che si tratta di tema da Consiglio comunale. E’ fondamentale aprire un dibattito per arrivare tutti insieme ad una scelta che riguarda l’intera città. Per anni, abbiamo sofferto per la mancanza del Consiglio comunale, per cui l’amministrazione comunale ha disponibilità a trattarlo ed a ricevere gli indirizzi che l’assemblea vorrà determinare”.

Il tema del Governance

Il tema caldo attorno a questa opportunità è la rappresentanza siracusana nella Governance dell’Autorità portuale del mare della Sicilia orientale, senza la quale appare difficile trovare una volontà politica che veicoli la proposta. Ed è, probabilmente, questa la ragione per cui l’amministrazione comunale resta ancora fredda: ci sarebbe il timore di entrare in un ente in cui le decisioni sarebbero assunte dai rappresentanti delle altre città.

Ma ieri, nell’intervista rilasciata a BlogSicilia il presidente dell’Adps, Francesco Di Sarcina, ha spiegato che, innanzitutto, la città avrebbe un proprio rappresentante nel Comitato di gestione, seppur con margini di manovra più stretti rispetto ad Augusta e Catania, “protette” da una norma che tende a tutelare le sedi di Autorità portuali. In sostanza, Siracusa non potrebbe decidere solo sulle questioni attinenti gli altri porti, compreso Pozzallo, ma eserciterebbe le sue prerogative sui temi di ordine generale, come il bilancio, “che sono le questioni che interessano l’intera attività  dell’Autorità portuale”.

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