Il tribunale di Siracusa ha assolto perché il fatto non sussiste Giorgio Di Gregorio, 32 anni, siracusano, con precedenti penali, finito sotto processo per maltrattamenti ai danni della madre.  Una vicenda risalente al settembre del 2015 quando l’imputato fu tratto in arresto dai carabinieri della stazione di Ortigia, per cui Di Gregorio avrebbe  prima inveito contro la madre per poi aggredirla fisicamente ma non contento l’avrebbe anche minacciata di morte. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, coordinati dai magistrati della Procura di Siracusa, le urla provenienti dall’appartamento della donna avrebbero attirato l’attenzione dei vicini che poi chiesero l’intervento dei militari. Il trentaduenne, difeso dall’avvocato Junio Celesti, è stato sottoposto al processo, dichiarandosi innocente,  negando di aver preso a botte la madre. Una tesi che è stata giudicata attendibile dal giudice del tribunale di Siracusa che ha emesso una sentenza di assoluzione.

Ma di episodi violenti in casa se ne registrano tanti in Sicilia. Nelle settimane scorse, i carabinieri di Belmonte Mezzagno (Pa) hanno arrestato un giovane di 24 anni accusato di maltrattamenti in famiglia. I militari chiamati in soccorso della madre avrebbero trovato il figlio che la picchiava con calci e pugni. La donna è stata trasportata alla guardia medica dove le sono stati riscontrati traumi e lesioni. Da diversi mesi il figlio, secondo gli inquirenti, maltrattava e picchiava la madre. Dalla testimonianza della vittima, il figlio le avrebbe urlato contro per poi spintonarla ed infine colpirla con alcune mele. Ad aprile, invece, la polizia ha arrestato, a Partinico, giovane di 29 anni, accusato dei reati di maltrattamenti in famiglia e di minacce e resistenza a pubblico ufficiale. La madre in stato di agitazione e in lacrime avrebbe mostrato alcuni ematomi all’altezza dell’occhio, graffi sul collo ed ecchimosi sparse, indicando il figlio, quale responsabile delle lesioni e chiedendo al contempo l’aiuto dei poliziotti perché si sentiva in grave pericolo.