Il gup del Tribunale di Siracusa ha condannato a due anni di reclusione e ad 800 euro di multa Antonino Tringali, 28 anni, originario di Priolo ma residente a Melilli, nel Siracusano.

L’arresto

L’imputato, difeso dall’avvocato Fabiola Fuccio, accusato di detenzione clandestina di armi, era stato arrestato dai carabinieri il 29 novembre scorso per avere esploso in aria un colpo di pistola mentre si trovava in prossimità di un bar, a Melilli.

Finì in carcere con l’accusa di detenzione abusiva di armi ed il suo arresto, eseguito dai carabinieri, venne convalidato nelle ore successive dal gip del Tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato.

La vicenda

Il 28enne, che si trova agli arresti domiciliari, ricevette una telefonata dal suocero che, poco prima, era stato aggredito da un uomo mentre si trovava in quel bar a Melilli.

Il giovane, stando ad una prima ricostruzione, prima di fare un salto nel locale per soccorrere il padre della sua compagna, si sarebbe recato a Priolo per prendere la pistola e con l’arma si recò nell’attività commerciale.

Lo scontro

L’indagato non sarebbe entrato nel bar con la pistola in pugno ma avrebbe avuto uno scontro fisico con l’aggressore del suocero, un uomo dai comportamenti abbastanza violenti. Al punto da infliggere una dura lezione al 28enne, scaraventato dalle scale, come riportato nella relazione delle forze dell’ordine.

Lo sparo

Temendo per la sua incolumità e nel tentativo di fermare  l’aggressore, il 28enne avrebbe estratto la pistola, premendo il grilletto. Il colpo è partito in aria, non ci furono feriti ma i testimoni chiesero l’intervento dei carabinieri della stazione di Melilli.

I militari, poco dopo il loro arrivo al bar, al centro di quello scontro, avviarono le indagini e tutte le attenzioni si spostarono sull’autore dello sparo.

La pistola

Venne prima interrogato, insieme ai testimoni, per poi essere tratto in arresto. L’arma venne poi recuperata grazie alla collaborazione dell’imputato che, dopo quanto avvenuto nel bar, l’avrebbe sistemata in un casolare: si tratta di una calibro 9 modificata.  Al termine della requisitoria, il pm ha sollecitato una condanna a 3 anni di carcere.