Hanno ammesso le loro responsabilità  Carmelo Bianca, 44 anni, e Marcello Bianca, 22 anni, zio e nipote, entrambi siracusani, accusati di aver sparato dei colpi d’arma da fuoco contro la finestra di un vicino di casa.

L’interrogatorio di garanzia

I due indagati, difesi dall’avvocato Giorgio D’Angelo, sono stati sentiti dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa in occasione degli interrogatori di garanzia. Ad inchiodarli sono state le dichiarazioni non solo del vicino ma anche dei familiari di quest’ultimo con cui zio e nipote, prima degli spari, avvenuti il 24 luglio, avrebbero avuto un diverbio.

Liti continue

Secondo quanto emerge nelle indagini, ci sarebbe un rapporto di lontana parentela tra i due nuclei familiari ma le relazioni, specie in questi ultimi tempi, si sarebbero incrinate. A quanto pare, ci sarebbero state delle provocazioni continue e così, stando alla tesi della difesa, gli indagati si sarebbero recati nell’appartamento del vicino per provare a chiarire la situazione. Solo che la vittima avrebbe reagito male e così zio e nipote si sarebbero armati per lanciare un avvertimento.

Le accuse

Nei confronti degli indagati, le accuse sono di  porto in luogo pubblico di arma da sparo, e minacce aggravate. Al termine degli interrogatori, Carmelo e Marcello Bianca, sono tornati in carcere. Frattanto, la difesa ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame mentre sono in corso le ricerche per rintracciare l’arma.

Spari a Pachino

A Pachino, i carabinieri hanno avviato un’indagine dopo l’esplosione di due colpi di pistola in via Mascagni.  Secondo quanto emerso, l’autore avrebbe sparato in aria, non ci sono persone rimaste ferite, né si sono registrati danni, per cui l’episodio, come spesso accade in questi casi, si presta a tante interpretazioni.

Una zona al centro dei traffici di droga

Di certo, la zona in cui si sono uditi gli spari è molto difficile, sotto l’aspetto del degrado sociale e della sicurezza, essendo stata, numerose volte, al centro di traffici di droga.