“Quando anni fa si pensò alle tendopoli, c’era un signore che si chiamava Odevaine, arrestato nella vicenda del business dell’immigrazione. Consiglierei di non ripetere certe esperienze”. Un attacco durissimo contro l’ipotesi del Governo nazionale di realizzare nelle campagne tra Vizzini e Militello in Val di Catania una  tendopoli per migranti quello mosso dall’assessore  regionale alla Sanità, Ruggero Razza, al termine di un incontro a Siracusa per presentare le attività della rete senologica siciliana.

L’esponente della giunta Musumeci rispolvera l’inchiesta Mafia capitale della Procura di Roma che svelò gli affari attorno all’immigrazione gestiti da Luca Odevaine e Salvatore Buzzi. “Sono preoccupato per la situazione di Vizzini, pensare che si possa creare – ha detto l’assessore alla Sanità, Ruggero Razza a Siracusa –  una tensostruttura o una tendopoli con centinaia di migranti in un sito Unesco davvero mi sembra un controsenso e mi riporta alla memoria dei momenti non felici”.

Razza ha anche annunciato l’arrivo a Lampedusa della nave per la quarantana dei migranti. “Mi è stato confermato – dice Razza – dal Dipartimento dell’immigrazione che questa notte verrà portata una nave, vedremo come questo protocollo affidato alla Croce rossa potrà realizzarsi. Domani sarò a Lampedusa per due ragioni: sia per l’emergenza migranti sia per la realizzazione dell’ospedale. Siamo preoccupati perché non c’è una adeguata attenzione rispetto ai protocolli sanitari nella gestione dei migranti. Quello che ho potuto verificare è un eccesso di promiscuità, così come mi ha colpito che nessuno dei migranti, nelle strutture in cui erano ospitati, portasse le mascherine. Non c’è alcun controllo sotto questo punto di vista”.

Razza, in merito ad una possibile diffusione del Covid19, ha precisato. “Valuteremo, nei prossimi giorni, in relazione all’impatto epidemiologico, se saranno necessarie delle ulteriori restrizioni. L’ordinanza del ministro Speranza – ha detto l’assessore regionale alla Sanità – è legata ai treni ed è oggetto di riflessione perché non aveva tenuto in conto la necessità di un confronto con le Regioni. Comprendo bene cosa abbia spinto il ministro Speranza e faremo una valutazione anche dal punto di vista giuridico in quanto la sua ordinanza interviene in fase successiva rispetto al decreto legge che ha prorogato lo stato di emergenza al 15 di ottobre. A questo punto, potrebbe essere cogente per tutte le Regioni. Per i mezzi pubblici, abbiamo dato una indicazione prima degli altri, quello dell’uso della mascherina sul mezzo pubblico”.

 

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