E’ stato condannato, in via definitiva a 7 anni di reclusione per tentato omicidio, Giuseppe D’Ignoti, 42 anni, di Avola. Sono stati i carabinieri a notificargli il provvedimento di custodia cautelare emesso dalla Procura generale di Catania, per cui l’uomo, dopo essere stato bloccato a Cassibile, quartiere a sud di Siracusa, è stato accompagnato nel carcere di Cavadonna dove sconterà la sua pena.
L’accoltellamento nel 2006 ad Avola
Secondo quanto emerso nel corso del processo, la vicenda risale al 27 agosto del 2006 e sulla scorta della testimonianza della vittima, l’imputato, difeso dall’avvocato Alvise Troia (l’altro difensore è Roberta Coffa), quel giorno era in sella ad una moto insieme alla sua compagna, coinvolta anche lei nell’inchiesta.
Aggressione insieme alla compagna
A quanto pare, D’Ignoti, dopo essersi accostato alla vittima, lo avrebbe colpito con un coltello. Non sarebbe finita qui, in quanto, stando al racconto del testimone, la coppia sarebbe scesa dalla moto: la donna avrebbe aiutato il 42enne ad immobilizzare la vittima, raggiunta poi da un altro fendente inflitto dall’imputato.
La vittima in ospedale
La coltellata avrebbe perforato lo stomaco della vittima, successivamente trasferita al Pronto soccorso dell’ospedale dove venne sottoposta ad un intervento chirurgico.
I dubbi sulle cause del tentato omicidio
Restano misteriose, comunque, le cause che indussero il 42enne ad accoltellare quell’uomo, che, alle forze dell’ordine ed ai magistrati, ha sempre detto di conoscere di vista quella coppia, pur ammettendo di nutrire una certa antipatia per di D’Ignoti, legata presumibilmente ad un contrasto per una passata relazione sentimentale.
Interdizione dai pubblici uffici
Poco dopo l’emissione del provvedimento cautelare, i carabinieri della stazione di Cassibile si sono messi alla ricerca del 42enne e così, è stato rintracciato al termine “di breve servizio di osservazione controllo e pedinamento” fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa. L’uomo è stato anche condannato all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
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