• Convalidati i fermi per i 3 siracusani accusati di tentato omicidio
  • Sono accusati dell’agguato a Francofonte contro un 50enne
  • Il gip ha confermato la misura cautelare in carcere
  • Hanno confessato di avere preso parte all’agguato

Il gip del Tribunale di Siracusa ha confermato le misure cautelari in carcere per i tre siracusani, indicati come i componenti del commando che ha provato ad uccidere un 50enne a Francofonte il 18 ottobre scorso.

La confessione

Gli indagati, nelle ore successive al loro fermo, eseguito dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Siracusa ed i militari del Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Siracusa,  avevano, sostanzialmente, ammesso le loro responsabilità nel tentato omicidio: una confessione che gli ha aperto le porte del carcere dove sono rinchiusi dal 26 ottobre.

Restano in carcere

Si sono presentati al palazzo di giustizia di Siracusa, insieme ai loro avvocati, tra cui Junio Celesti, confermando quanto detto davanti al pm ma il giudice per le indagini preliminari, che ha convalidato i fermi, ha stroncato il loro proposito di ottenere una misura meno drastica, per cui resteranno in cella ancora per un po’.

L’agguato

Nel primo pomeriggio del 18 ottobre,  i tre indagati, a bordo di un furgone, dopo aver parcheggiato in prossimità dell’abitazione della vittima sono rimasti ad aspettare che rientrasse a casa.

Gli spari

Il 50enne è arrivato a bordo di una moto ed quel punto, uno dei tre, armato di pistola, avrebbe premuto più volte il grilletto, fallendo il bersaglio solo perché la vittima, essendosi accorta della loro presenza, è riuscita a rifugiarsi tra le auto parcheggiate.

Le botte

Una volta finiti i colpi e senza più un proiettile, gli indagati si sono diretti verso il 50enne riempiendolo di botte e colpendolo alla testa con un arnese. L’uomo è stato poi trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Lentini ed i medici  gli hanno diagnosticato ferite giudicate guaribili in 25 giorni.

Il movente

Ci sarebbe anche l’esplosione di una bomba carta contro un chiosco dei fiori in viale dei Comuni, a Siracusa, tra le cause dell’agguato.  E’ vero che la vittima è stata ferita a Francofonte, a circa 50 km da Siracusa, ma secondo quanto emerso nelle indagini degli agenti della Squadra mobile e dei carabinieri, tutti i protagonisti di questa vicenda ruotano attorno ad alcuni episodi accaduti in viale dei Comuni, nella zona compresa tra viale Scala Greca e viale Santa Panagia.

Contrasti ed aggressioni in viale dei Comuni

Negli ultimi mesi, oltre all’avvertimento al fioraio, si sono verificati altri fatti, tra cui alcune aggressioni, che, stando a fonti investigative, sarebbero riconducibili ad affari privati, contrasti di natura personale.