Il gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha convalidato le misure cautelari nei confronti di Andrea Abdoush e Gianluca Romano, siracusani, entrambi 46enne, fermati nei giorni scorsi dalla polizia a bordo di un taxi con un carico di sei chili di cocaina. Il primo si è addossato ogni responsabilità ed al termine dell’interrogatorio al palazzo di giustizia è tornato in carcere, l’altro, invece, difeso dall’avvocato Junio Celesti, è ai domiciliari.

L’interrogatorio in Tribunale

I due, stando a quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile, sono stati trovati a bordo di un taxi, bloccato in viale Scala Greca, all’ingresso nord di Siracusa. Durante l’udienza di convalida sono saltati fuori nuovi particolari dell’indagine, coordinata dalla Procura di Siracusa, infatti i due, nei giorni precedenti all’arresto, si sarebbero recati in Campania, in particolare a Caserta.

Il viaggio a Caserta

Durante la sua testimonianza, davanti al gip del Tribunale di Siracusa, Romano avrebbe spiegato che non era affatto a conoscenza del piano di Andrea Abdoush, un uomo con diversi precedenti penali per commercio di stupefacenti, ma di averlo accompagnato in auto fino a Caserta perché munito di patente considerato che l’altro indagato ne è sprovvisto. Non lo avrebbe fatto in amicizia, per quel lavoro avrebbero pattuito un compenso ma ha ribadito di non essere stato informato delle intenzioni di Andrea Abdoush di trasportare droga.

L’incontro con un trafficante

Ha poi svelato un incontro alla periferia di Caserta tra un uomo, non identificato, e lo stesso Abdoush, che poi avrebbe sistemato la droga, divisa in 5 panetti, dentro uno zaino con il logo Siracusa calcio. In merito al rientro, avrebbero chiamato un taxi, il cui conducente non aveva a che fare con quel disegno: la macchina, una Oper Zafira, è stata intercettata dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa sull’autostrada Siracusa-Catania, in prossimità dello svincolo di Lentini salvo poi bloccarla all’ingresso del capoluogo.

Le richieste dei legali

Il legale di Abdoush, al termine dell’interrogatorio, per cui l’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere anche se ha scagionato Romano, si era espresso per una misura meno afflittiva del carcere, l’avvocato di Romano, invece, aveva chiesto la revoca della misura. La vicenda apre, però degli scenari sul traffico di droga, su cui la Procura di Siracusa farà degli approfondimenti.